La nostra Gmg. «Uno scatto, tanti ricordi: Lourdes rimane negli occhi»
Il selfie di Gemma assieme alle amiche a Lourdes
Anche i giovani della diocesi di Adria-Rovigo hanno vissuto l’esperienza della Gmg e per farlo hanno scelto una forma di viaggio itinerante: dieci giorni intensi dal 30 luglio al 9 agosto che hanno portato i protagonisti a scoprire diverse località tra Francia e Spagna per arrivare a Lisbona il sabato (5 agosto) e lì vivere la veglia a Campo da Graça con papa Francesco.
Tra le tappe più apprezzate dai ragazzi c’è sicuramente quella di Lourdes che ha arricchito il viaggio di andata. Riportiamo alcune testimonianze. Scrive Gemma Luppi: «L’indecisione su quale foto scegliere per rappresentare il viaggio era tanta, ne ho diverse, tutte molto belle, ma alla fine ho deciso per questa. È una foto con il mio gruppo a Lourdes, quindi, sulla strada per Lisbona. Durante questo viaggio, ho scattato molte foto, molti ricordi che potessero lasciare il più possibile impresse nella mia mente le sensazioni che ho provato e ciò che ho vissuto, ma questa in particolare, mi rimanda alle emozioni provate in una città unica nel suo genere, in cui lo spirito di fede si sente un po’ ovunque, in tutte le strade e le persone. Non ero mai stata in questa città, ma ne avevo sempre sentito parlare da mio papà, che ci è andato più volte, anche con mio nonno, e mi ha raccontato di aneddoti vissuti con lui proprio lì, e delle persone che hanno incontrato; è anche per questo che mi sono sentita così “parte” di questo posto pur non essendoci mai stata fisicamente, è da quando sono piccola che ne sento parlare e andando lì, a visitare e a pregare nella Basilica di Nostra Signora del Rosario e nella Grotta di Massabielle, ho sentito molto la presenza dei miei cari, anche quelli che non ci sono più».
Anche la sorella Bianca ricorda Lourdes nella sua condivisione: «E pluribus unus. Dai molti ad uno. Da Rovigo, siamo partiti in molti, da molte realtà diverse, e nelle ore trascorse insieme siamo diventati un grande gruppo, unico. La nostra comunità itinerante, a sua volta, nei momenti collettivi, (di preghiera, ma non solo) in cui erano coinvolte persone provenienti da più parti d’Italia e del mondo, è diventata un unico gruppo, una famiglia di cristiani. A Lourdes, durante la processione aux flambeaux, a Lisbona durante la veglia e la Messa, ma anche negli incontri fatti in attesa di entrare a Campo de Graça, ed al suo interno. Riconoscersi, sapere di essere lì a vivere in quel momento perché uniti dalla fede in Dio, che ci ha condotti a partire, e ad approcciarci a quest’esperienza unica e irripetibile, mi ha ricordato che sono e siamo parte di un progetto più grande. Dai molti ad uno».
«Questa esperienza di Gmg mi ha dato tanto, mi ha fatta sentire più vicina al Signore e felice con lui. La processione aux flambeaux mi ha colpito in particolar modo, facendomi pensare a tante cose e stimolandomi a pormi altrettante domande: “sto percorrendo la strada giusta? Come faccio ad avere il Signore più presente nella mia vita? E se fossi fatta per un qualcosa in più...” Con l’aiuto delle parole del Papa spero e credo di avere lo spunto per poter rispondere, o almeno iniziare a darmi delle risposte». Queste le parole di Benedetta Masin. Un luogo significativo che parla all’anima, un tempo che sembra fermarsi e riempirsi di preghiera, quella semplice che va oltre le differenze linguistiche, a Lourdes si è davvero tutti fratelli: un’esperienza da ricordare e custodire.