Lisbona 2023. Gmg, ecco la mappa dei gemellaggi
Tra qualche giorno (dal 26 al 31 luglio) molti giovani si preparano a partire verso Lisbona. Ma molti altri hanno scelto di anticipare la partenza per vivere il gemellaggio con comunità cristiane di altri paesi portoghesi e non. Partire senza conoscere il paese, la casa, la comunità, la famiglia e le persone da cui essere ospitati, sembra avere i tratti determinati del rischio. Sì, l’ospitalità è un rischio anzitutto perché fa appello alla libertà di abbassare le difese per lasciarsi ospitare da qualcuno che non conosci e di cui ti devi necessariamente fidare. L’esercizio della fiducia è un primo passo per chi ha seriamente scelto di mettersi in viaggio, soprattutto quando si è troppo abituati a calcolare percorsi e prevenire inciampi. Il gemellaggio è sperimentare anche la fatica della lingua, di comunicare e lasciarsi capire. Come ci si sente quando qualcuno non ci capisce? Bene, l’esperienza del gemellaggio ci mette davanti a questo tipo di disagio. Anche questo è gemellaggio! La gioia di condividere luoghi e tempi di fraternità segnerà la gioia di questo tempo. Ci si rende conto che non c’è latitudine o fuso orario che regga quando la fede in Cristo ci fa fratelli e sorelle sin da subito. Alle volte, pare, che non sia necessario neppure presentarsi o sapere nulla dell’altro per ritrovarsi fratelli. Il gemellaggio ha senso perché è un vero e proprio investimento in fraternità!
Incaricato regionale Pastorale giovanile Puglia