Lisbona. Il Papa ai volontari della Gmg: siete surfisti dell’amore
Surfisti dell’amore. È l’immagine usata dal Papa per definire i volontari, 25mila da 150 Paesi, che si sono prestati per evitare disagi e rendere più agevole il pellegrinaggio dei giovani della Gmg. Francesco li ha incontrati prima della cerimonia di congedo e il volo di ritorno da Lisbona a Roma. E nel suo discorso ha sottolineato che chi ama corre a servire, corre a impegnarsi nel servizio agli altri. Di qui la definizione di surfisti dell’amore che cavalcano le onde della carità. A suggerirla la testimonianza di tre ragazzi: Chiara, Francisco e Felipe, che hanno raccontato il perché della scelta di essere volontari e come è nato il loro sì a Cristo, filo rosso unire differenti storie di vita. Proprio quel sì a Gesù, osserva il Pontefice, può cambiare la nostra esistenza. Perché inevitabilmente porta a dire sì agli altri, e si tratta di gesti importanti, quando sono per il servizio. Proprio come hanno fatto i volontari della Gmg di Lisbona:_nel momento della stanchezza, ha detto loro il Papa, vi siete rialzati dicendo “sì” per servire gli altri. Grazie per questo. Avete corso tanto - continua Francesco - non però con la corsa frenetica e senza meta che a volte è quella del nostro mondo. Voi avete corso in un altro modo, correvate incontro agli altri, per servire gli altri in nome di Gesù. Voi siete venuti a Lisbona per servire e non per essere serviti: grazie, molte grazie! Come detto, complessivamente i volontari della Gmg di Lisbona sono stati 25mila, di cui due terzi ragazze, con un’età media di 28 anni.