Chiesa e giovani. Cos'è l'Assemblea sinodale? Occasione per contribuire al cambiamento
Alcuni giovani pellegrini alla Gmg di Lisbona, nell'agosto 2023
Dal 15 al 17 novembre 2024, la Chiesa italiana si prepara a un evento unico: la prima Assemblea sinodale a Roma. Ma perché questo appuntamento è così importante? E come potrebbe riguardare i giovani? Il percorso sinodale (ovvero, etimologicamente, di “cammino comune”) rappresenta un’occasione speciale per capire come la Chiesa sta cambiando e come potrà cambiare, mettendosi in ascolto delle voci di tutti, inclusi i giovani, per costruire una comunità cristiana che risponda sempre meglio alle domande e alle attese delle donne e degli uomini di oggi.
Cos’è l’Assemblea Sinodale?
L'Assemblea Sinodale è un incontro nazionale organizzato dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) per riflettere insieme sulle esperienze di fede e sulle sfide che viviamo nel nostro tempo. Il Sinodo, un percorso che papa Francesco considera fondamentale per la Chiesa del futuro, è partito nel 2021 e si sviluppa in tre fasi: la prima fase ha riguardato l’ascolto (narrativa), la seconda la riflessione (sapienziale), e ora, nella terza fase, si vuole passare all’azione concreta (profetica).
Quali sono i temi principali?
Il documento di preparazione, chiamato “Lineamenti”, invita la Chiesa a interrogarsi su come rendere il Vangelo significativo per la nostra epoca, su come ascoltare veramente le persone e su come rispondere ai bisogni di una società in rapido cambiamento. Ecco alcuni dei temi su cui si concentreranno i circa mille delegati che parteciperanno all’Assemblea:
Missione – Come la Chiesa può essere più aperta e vicina alle persone? Oggi, purtroppo, tante persone si allontanano dalla fede e la Chiesa italiana vuole cercare nuovi modi per essere presente nella vita quotidiana, accogliere e costruire relazioni vere.
Partecipazione e corresponsabilità – La Chiesa vuole una maggiore partecipazione di tutti, inclusi i giovani e le donne, nei processi decisionali e nelle attività. Il documento invita a ripensare ruoli e responsabilità, per superare la divisione tra chi guida e chi partecipa e promuovere una leadership più inclusiva.
Formazione – Molti desiderano una Chiesa che sia autentica e non solo formale. Per questo si insiste su una formazione che porti tutti, clero, religiosi e fedeli, a un annuncio del Vangelo che sia profondo e non solo superficiale.
Strutture – Non si tratta solo di fare in modo che l’amministrazione dei beni sia più efficiente, ma di rendere le strutture della Chiesa più semplici e accessibili. Spesso, la burocrazia o l’organizzazione rallentano l’entusiasmo e l’iniziativa; ecco perché l’auspicio è che il cammino sinodali contribuisca a una Chiesa più leggera e meno concentrata sui formalismi.
Giovani pellegrini italiani alla Gmg di Lisbona nell'agosto 2023 - Siciliani
Perché i giovani sono importanti in questo percorso?
Papa Francesco è chiaro: una Chiesa senza giovani è come un albero senza radici. I giovani portano freschezza e creatività, e le nuove generazioni possono dare alla Chiesa una spinta verso il cambiamento e la coerenza. La loro età li spinge a cercare un senso profondo nelle relazioni e nella vita quotidiana e sono più disposti a impegnarsi per ciò in cui credono davvero. Ecco la Chiesa italiana si è impegnata in un Cammino sinodale che sappia ascoltare le opinioni e le intuizioni dei giovani.
Il ruolo delle donne e di tutti i laici
Un tema chiave è anche il ruolo delle donne. Sebbene le donne siano spesso impegnate nella Chiesa, il confronto fin qui ha evidenziato come manchino per loro ruoli di responsabilità, e il Sinodo vuole cambiare questa realtà, valorizzando le capacità femminili come parte essenziale della vita comunitaria.
Come partecipare al cambiamento?
Cosa possono fare quindi i giovani per partecipare al cambiamento? Come sempre il primo passo è la consapevolezza: sono tanti i canali attraverso i quali la Chiesa italiana sta cercando di comunicare il processo in atto (tra questi anche Avvenire e tutti i media cattolici). Inoltre, questo è il tempo per far sentire la propria voce, anche di critica, come ha chiesto lo stesso papa Francesco dell’esortazione Christus vivit.
Sono tanti, poi, i giovani che parteciperanno all’Assemblea portando il loro punto di vista su tutti i temi di cui si discuterà. Anche attraverso la loro presenza la Chiesa sta lanciando un forte appello alle nuove generazioni perché si facciano sentire, per proporre idee e per confrontarsi su questioni che li toccano da vicino. L’obiettivo finale del Cammino sinodale è quello di dare forma a una Chiesa che cammina davvero accanto a tutti. La sfida è enorme, il risultato non è affatto scontato, ma l’occasione è preziosa e si inserisce in un tempo in cui gli strumenti della comunicazione digitale permettono una partecipazione larghissima.
Guardando al futuro
Anche se questa Assemblea Sinodale non vuole dare risposte preconfezionate, l’evento può rappresentare un passo importante per la costruzione di una Chiesa capace di offrire risposte autentiche alle domande di tutti, in particolare dei giovani. Ciò che lega lo stile che la Chiesa italiana vuole dare a questa fase di cambiamento e il modo di vivere delle nuove generazioni è di certo il senso di “rischio”, come auspicato da papa Francesco, il quale ha più volte ricordato che la Chiesa del futuro è una Chiesa che si mette in gioco per la giustizia e la pace e che sa stare in mezzo alle persone, accompagnandole nella loro quotidianità.