Verso Lisbona. «A Madrid 2011 la chiamata, alla Gmg 2023 da suora salesiana»
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«Alla Gmg ho trovato una familiarità che non avevo mai provato: in quell’esperienza di Chiesa giovane ed entusiasta e nel carisma salesiano, che pure non conoscevo ancora, mi sono sentita a casa. È stato come ritrovare all’esterno, in una realtà concreta, quello che da sempre il mio cuore sentiva. Lì ho capito per chi dovevo vivere». Suor Michela Consolandi, classe 1991, racconta così la vocazione religiosa avvenuta durante la Giornata mondiale della gioventù di Madrid, nel 2011, che sei anni dopo l’ha portata a entrare nella congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, la sezione femminile dell’istituto fondato da san Giovanni Bosco.
Nell’agosto 2011 Michela ha compiuto 20 anni; in tasca ha un diploma di ragioneria e tante domande. È attivissima in oratorio e si iscrive a Scienze religiose ma la scelta non la convince: non le sembra abbastanza definitiva. «Non stavo passando un periodo semplice – ricorda la giovane religiosa –: sentivo l’inquietudine di scegliere una strada».
Quell’estate decide di andare alla Gmg di Madrid con 5 amici della parrocchia di Cumignano sul Naviglio, di cui è originaria. I posti in aereo predisposti dalla diocesi di Cremona, però, sono finiti e così, tramite un’amica di famiglia, si ritrova a partire con un centinaio di ragazzi del Movimento giovanile salesiano. «Non conoscevo nessuno ma mi sono buttata. Sul pullman da Milano a Madrid mi sono subito sentita a casa tra tanti giovani entusiasti ma anche tra le suore e i religiosi che ci accompagnavano. Mi ha colpito il loro modo di vivere il Vangelo, nell’allegria e spirito di famiglia, e la loro capacità di stare con i giovani con profondità, semplicità e positività. Si è accesa una scintilla che non ho mai più dimenticato».
E così, di ritorno a casa, mentre si laurea in economia, Michela inizia prima il discernimento spirituale e poi il percorso formativo con le Figlie di Maria Ausiliatrice, nel cui istituto pronuncerà i voti perpetui il prossimo 10 settembre.
Quest’estate suor Michela tornerà alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona in veste di accompagnatrice di una quindicina di giovani della parrocchia San Giovanni Bosco di Brescia, dove attualmente è impegnata, e all’interno del più vasto Movimento giovanile salesiano. «Vado a Lisbona – dice suor Michela – piena di gratitudine per il percorso fatto. Un percorso che è iniziato durante una Gmg e che curiosamente viene coronato durante un’altra, cui parteciperò a poche settimane dal mio sì definitivo alla vita religiosa. Mi piacerebbe riuscire a mostrare la bellezza del carisma che mi ha affascinato e far vivere a qualcun altro un’esperienza che a me ha veramente cambiato la vita».