Famiglia

Educazione. «Per i figli serve più tempo»: ecco le buone idee per riuscirci

Fabiana Martini mercoledì 15 maggio 2024
Gli Stati Generali della Natalità tenutisi pochi giorni fa e la pubblicazione a fine marzo degli indicatori demografici hanno riportato per un attimo l’attenzione del Paese sull’ennesimo e irrefrenabile calo della natalità: purtroppo anche in questa circostanza sono state molte le strumentalizzazioni e poche le soluzioni, che pure si presentano abbastanza semplici; basterebbe del resto considerare il dato del Trentino-Alto Adige, che continua ad essere la regione italiana più feconda, per rendersene conto.

«Per invertire il trend negativo» afferma Giorgio Tamburlini, presidente del Centro per la Salute del Bambino «le ricette sono note: maggiori sostegni economici, maggiore e più stabile occupazione, accesso generalizzato e economicamente accessibile ai servizi educativi per la prima infanzia, sistema di congedi esteso in particolare quelli di paternità attualmente risibili e fruibili da pochi, accesso all’abitazione in particolare nelle grandi aree urbane, e, non ultimo, comunità, quindi Comuni, in grado di costruire paesi e città amiche dei bambini e dei loro genitori».

Genitori che spesso si ritrovano soli, a corto di saperi e di supporti, concreti ed emotivi, spaesati e incapaci di attivare le proprie potenzialità in un contesto che anziché accompagnarli chiede loro di essere performanti. E non è una questione di istruzione o di scarsi strumenti culturali, è proprio una comunità educante che manca, quel villaggio necessario per crescere un bambino, come ci ricorda un noto proverbio africano.

Per questo il Centro per la Salute del Bambino, da 25 anni a servizio dell’infanzia, in particolare di quella più vulnerabile, ha promosso negli anni in aree di periferia sociale sprovviste di servizi i Villaggi per Crescere, esperienze di socialità e di accompagnamento alla genitorialità responsiva offerte a bambini e bambine da 0 a 6 anni e alle loro famiglie grazie al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile gestito dall’Impresa Sociale Con i Bambini con il cofinanziamento della Fondazione The Human Safety Net; per questo ha organizzato, sabato 18 maggio a Firenze dalle 9 alle 17 all’Istituto degli Innocenti in piazza della Santissima Annunziata 12, un convegno sul tema “Con le famiglie. Una rete di servizi per accompagnare i genitori nei loro primi passi”.

L’evento si avvale della collaborazione dell’Istituto degli Innocenti di Firenze e può contare sulla partecipazione di Con i Bambini, Unicef, Generali, L’Albero della Vita, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Save The Children e Università degli Studi di Padova.

«L’appuntamento del 18 maggio — dichiara ancora Giorgio Tamburlini — ha la finalità di condividere con tanti soggetti pubblici e privati (Comuni, enti del terzo settore) riflessioni ed esperienze in merito ai servizi che offrono opportunità ai genitori di scoprire i tanti modi per passare assieme un tempo di qualità con i loro bambini e le loro bambine nei loro primissimi anni. L’incontro, attraverso l’enfasi posta sul lavoro con le famiglie, la rete tra operatori e servizi a livello locale e le ampie partnership a livello nazionale, sottolinea anche gli assi portanti del lavoro del CSB che festeggia i suoi 25 anni di attività.» 25 anni in cui, avendo il benessere di bambini e bambine come finalità ultima, ha sempre posto al centro il lavoro con le famiglie e con il personale, investendo sul lavoro di rete tra i diversi servizi pubblici (educativi, sanitari, sociali e culturali) e il Terzo Settore, per consentire a tutti i neogenitori di ricevere informazioni coerenti e di usufruire di percorsi condivisi nei servizi.

Rete che sarà al centro anche del programma dell’appuntamento fiorentino, che prevede al mattino tre sessioni: la prima vedrà Giorgio Tamburlini intervenire su “Storia e attualità dei servizi per bambini e genitori” e Cristina Gabbiani e Arianna Pucci per l’Istituto degli Innocenti su “Il lavoro dell’Istituto con le famiglie”; la seconda metterà a confronto diverse esperienze e prospettive; la terza, curata da Anduena Alushaj, Coordinatrice del Progetto Un Villaggio per Crescere/Crescere nel Villaggio, verterà sulla proposta di costituzione della rete e sarà introduttiva ai lavori del pomeriggio, che saranno articolati in 5 gruppi dedicati ad aspetti fondamentali dell’attività di questi servizi: formazione degli operatori, valutazione, come coinvolgere le famiglie, come lavorare con i nuclei familiari più fragili e come attivare reti locali collaborative.

Sempre animati dalla convinzione che i primi mille giorni sono fondamentali per lo sviluppo dei bambini e delle bambine — gli studi dimostrano che i bambini esposti ad avversità prolungate nei primi mesi e anni sono meno attrezzati per affrontare le avversità della vita e che molti dei principali problemi di salute sperimentati nella vita adulta sono legati alle esperienze di questa prima fase giorni — e se si riesce a cambiare l’inizio della storia si cambia tutta la storia.

L’evento è gratuito e aperto a tutte le persone interessate, ma è necessario iscriversi qui: https://bit.ly/18maggio24