Educazione. Dieci parole per spiegare l'amore ai nostri ragazzi
3) INTIMITA’ - Far comprendere che una relazione sessuale – che è un’altra cosa rispetto a quella genitale - può solo avvenire in un contesto di intimità personale all’insegna della conoscenza, del rispetto, della misura. Non bisogna avere fretta per arrivare a un incontro autentico e soddisfacente tra due alterità
4) PERSONA - Un mero contatto fisico senza una relazione affettiva profonda e consolidata è solo un’avventura che lascia un senso di vuoto e di amarezza. Per vivere un’esperienza autentica e soddisfacente c’è bisogno di tempo per una conoscenza reciproca che coinvolga in modo integrale tutta la persona
5) FEMMINILE E MASCHILE - Dobbiamo avere il coraggio di dire ai giovani che il femminile e il maschile, con tutte le loro specificità di genere, sono un valore da conoscere e da apprezzare. Essere maschi o essere femmine non è un problema, ma una ricchezza. Affrontare con coraggio le specificità di genere vuol dire combattere anche tutti gli stereotipi che si sono stratificati nel tempo. Maschile e femminile sono due mondi da integrare all’insegna del rispetto reciproco.
6) GENERE - Conoscere le specificità di genere significa accogliere e comprendere in una logica di inclusività ragazze e ragazzi che non si riconoscono nello schema binario. Tutti, nessuno escluso, possono essere accompagnati, se lo desiderano, alla scoperta dell’affettività e della sessualità. Ragazze e ragazzi vanno accompagnati per quello che sono, non per quello noi vorremmo fossero. D’altra parte, l’adolescenza è la fase della vita in cui i ragazzi si aprono e si confrontano chiedendosi, “chi sono”? Ciascuno va accompagnato a scoprire sé stesso secondo ciò che realmente si è, in una prospettiva di libertà, senza condizionamenti e senza il timore di guardare la propria realtà personale.
7) ORIENTAMENTO - Non dobbiamo confondere il sesso con l’orientamento sessuale e il ruolo di genere che la persona pensa di avere. Molte volte questi termini si confondono, oggi parliamo di un sesso bimodale, di un continuum di orientamento sessuale e di un ruolo di genere che la persona deve definire. Quando questi tre concetti non sono chiari emerge una grande confusione
8) RELAZIONI TOSSICHE - Importante anche aiutare i giovani a scoprire le cosiddette relazioni tossiche, molto spesso anticamera dell’abuso. Per farlo occorre permettere loro di acquisire una solida identità personale. I giovani che hanno imparato a cogliere e a rifiutare i tentativi di manipolazione nelle loro relazioni affettive, amicali e familiari sono più autonomi e liberi
9) ASCOLTARE - Prima di accompagnare, dare consigli e opinioni, è necessario ascoltare i giovani, entrare in punta di piedi nel loro universo, mettere da parte le teorie che pensavamo efficaci e sviluppare un atteggiamento di comprensione e di accettazione delle diverse fragilità, non negandole ma abbracciandole per trasformarle ed educarle alla consapevolezza del limite
10) NE’ RIGORISTI NE’ APERTURISTI - Per accompagnare gli adolescenti a riconoscere il valore e la bellezza dell’umano, gli educatori e i genitori hanno bisogno di formazione. Per formarci occorre verificare attentamente la qualità dei presunti esperti e i contenuti delle loro comunicazioni. Parliamo di temi delicati e complessi. La competenza è fondamentale. Diffidiamo dai rigoristi della tradizione ma anche da quelli che sostengono aperture indiscriminate.