Parlamento. Protezione civile europea: più mezzi, più rapidità
Cambia il Meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea. Obiettivo è aiutare i Paesi membri a rendere più rapida ed efficace la risposta a catastrofi naturali come incendi, tempeste e inondazioni, e a quelle provocate dall'uomo. L'idea è di condividere in modo più efficiente i mezzi della protezione civile: mezzi aerei, unità di pompaggio, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza. La legge istituisce il fondo di risorse RescEU.
Il meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea è attualmente un sistema su base volontaria, attraverso il quale l'Ue coordina i contributi volontari degli Stati partecipanti destinati a un Paese che ha richiesto assistenza.
Negli ultimi anni, le condizioni meteorologiche estreme e altri fenomeni hanno messo a dura prova la capacità degli Stati membri di aiutarsi reciprocamente, soprattutto quando più Stati membri affrontano contemporaneamente lo stesso tipo di catastrofe. Quando il supporto volontario è limitato o inesistente, l'Ue non dispone di una capacità di riserva per assistere gli Stati membri sopraffatti dalle emergenze.
La relatrice Elisabetta Gardini ha commentato: "Siamo riusciti a lavorare velocemente per essere pronti prima della prossima estate ed evitare un'altra Grecia 2018 e Portogallo 2017. Erano necessari mezzi e strumenti efficaci per salvare vite umane. I principi di solidarietà e di tutela della sicurezza dei nostri cittadini hanno guidato il lavoro verso il successo".
Il fondo RescEU metterà a disposizione mezzi aerei per combattere gli incendi boschivi, unità di pompaggio ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza da utilizzare in ogni tipo di necessità.
RescEU sarà attivato dalla Commissione europea, e interverrà qualora gli Stati membri non dispongano di risorse sufficienti per rispondere a una catastrofe. I deputati, si legge in una nota, sono inoltre riusciti a introdurre misure per rafforzare la rete di conoscenze in materia di protezione civile dell'Unione e facilitare gli scambi tra giovani professionisti e volontari della protezione civile.
La riforma è stata approvata con 620 voti favorevoli, 22 contrari e 35 astensioni.