Europa

Verso il voto per l'Europarlamento. Federico, il diciannovenne «influencer dell'Europa»

Caterina Maconi, Milano sabato 16 febbraio 2019

Cibi, viaggi, vestiti, ristoranti, creme. I social sono pieni di influencer più o meno accreditati che cercano di dare consigli e dettare tendenze. Ve lo immaginate che possa esistere un “influencer dell'Europa”? Federico Ronzoni ha 19 anni, è di Bergamo, fa la quinta liceo e ha una dimestichezza totale con i social. Ha debuttato come youtuber di videogames quando aveva 13 anni, poi un anno fa la svolta: ha scelto Instagram come suo mezzo preferito per comunicare. Oltre 60mila followers all'attivo, ora “racconto le mie esperienze, faccio video motivazionali, parlo della crescita personale: come sbagliare sia importante per migliorarsi, come non ci si debba fermare agli errori fatti”, spiega. Il suo target è fatto soprattutto da giovani dai 16 ai 24 anni.

Proprio curiosando su Instagram dove segue l'account del Parlamento Europeo, lo scorso anno Federico si è imbattuto in un annuncio dell'Unione Europea dove “davano la possibilità di andare a Strasburgo per raccontare la vita al Parlamento sui social. Sono partito e mi sono ritrovato con cinque ragazzi di altri Paesi, siamo stati insieme tre giorni”, prosegue. Tramite l'account officiale del Parlamento e il suo account privato, Federico ha spiegato i vari momenti, appuntamenti, ritmi del Parlamento. Ha conosciuto persone e si è fatto dei contatti.

Per questo motivo è stato coinvolto nella campagna StavoltaVoto.eu ed è diventato un attivista. Una volta tornato, ha infatti proseguito raccontando sui social la sua esperienza e fornendo quotidianamente spunti di riflessione. “Il riscontro è positivo, le persone sono felici di sapere che ci sono iniziative sul territorio in vista del voto di maggio. Mi chiedono informazioni e io rimando loro i link della campagna StavoltaVoto.eu”.

L'obiettivo di Federico è avvicinare sempre più persone attraverso i social, l'unico vero linguaggio che i giovani capiscono. E infatti la sua idea di Europa è proprio questa: “Spero che diventi un luogo sempre più digitale, che riesca a collegare velocemente le persone. Solo così potrà essere davvero unita”.