Solidarietà. Prendersi cura (anche) di sé stesse: vacanze solidali per mamme caregiver
Villa Escargot, affacciato sulle acque cristalline di Costa Rei, sulla costa sud-orientale della Sardegna
Un resort a forma di chiocciola sullo splendido mare di Costa Rei, acque cristalline che lambiscono otto chilometri di spiagge bianchissime. Villa Escargot non è solo una meta da sogno del Sud Sardegna, ma anche un rifugio di pace e benessere per le mamme caregiver che si prendono cura di figli con disabilità. L’imprenditore quarantenne Stefano Carta in bassa stagione regala qualche giorno di vacanza alle madri che accudiscono i loro figli disabili. «Chi fa impresa – afferma Carta – non dovrebbe dimenticare che il fine ultimo non deve essere solo il guadagno, ma un circolo virtuoso di solidarietà. Il bene crea sempre energie positive. Vorrei restituire il sorriso e offrire un po’ di relax a quelle donne straordinarie. Quando diventi padre vedi la vita da un altro punto di vista, provi empatia per quei genitori che, come una coppia di amici, si prendono cura, 24 ore su 24, dei loro bambini e ragazzi non autosufficienti, spesso dimenticandosi delle proprie esigenze. Mi sono chiesto – racconta l’imprenditore sardo – cosa potessi fare per loro e contemplando la pace che infonde il mio mare ho pensato che tanta bellezza potesse essere condivisa, mettendo a disposizione la mia struttura, recentemente ristrutturata».
Il proprietario di Villa Escargot, Stefano Carta - undefined
Un esempio virtuoso di impresa etica, considerato che si rivolge ad una categoria di persone spesso dimenticata, silenziosa, ma numerosa. Un’analisi Istat, infatti, rileva che oltre 10 milioni di italiani si occupano di minori di 15 anni e oltre due milioni si prendono cura di adulti non autosufficienti. Un dato importante, legato anche al tema del lavoro femminile, è che l’80% dei caregiver è donna e il 60% di queste, tra i 45 e i 55 anni, ha scelto di abbandonare il proprio impiego per potersi dedicare ai familiari non autosufficienti. Non solo, queste famiglie sperimentano il più alto tasso di divorzi. Una vocazione alla solidarietà che sardo vuole trasformare in un percorso più strutturato: creare a livello nazionale una rete di aiuto per le famiglie con persone disabili.
Si parte dalla Sardegna, dove Stefano Carta ha già coinvolto il Centro commerciale naturale di Costa Rei, di cui è vicepresidente, per replicare l’iniziativa negli alberghi e nei ristoranti della zona. Lancia un appello ai suoi colleghi imprenditori: «Sarebbe strategico creare una sorta di certificazione etica per le imrelax prese impegnate in progetti sociali che vada oltre la beneficenza spontanea. L’unione fa sempre la forza». Dall’isola il progetto benefico è decollato a livello nazionale grazie al sodalizio con la Fondazione Oltre il Labirinto Onlus, che ha segnalato le madri e finanziato le spese di viaggio. Per il ponte del 25 Aprile, a Villa Escargot è arrivato dal Veneto il primo gruppo di mamme caregiver.
«Ilprogetto – spiega Mario Paganessi, fondatore e presidente dell’imprenditore la Fondazione trevigiana che si occupa di ragazzi e ragazze con autismo e disabilità – si affianca a “Mamme via”, l’iniziativa che da qualche anno promuoviamo per mandare in vacanza le mamme caregiver. Le mandiamo via – sottolinea Paganessi – perché sono sopraffatte dal carico mentale, per aiutarle a ricaricare le batterie. Queste donne sono le eroine della disabi-lità, meritano la nostra solidarietà e il nostro aiuto. Riconosciamo il loro valore, dando loro un pensiero positivo, uno spiraglio di luce e un obiettivo. Le vacanze, infatti, sono programmate con ampio anticipo, in modo da trovare un’alternativa al ruolo quotidiano delle madri e responsabilizzare di più i padri».