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Storie benefit. Hal service, l'azienda come attore sociale

Massimo Folador mercoledì 13 marzo 2024

Questa rubrica si intitola “Storie Benefit” proprio per il desiderio e con l’obiettivo di raccontare storie di aziende figlie di un percorso originale, caratterizzate da valori e scelte peculiari e allo stesso tempo animate dall’idea di un’impresa capace di andare oltre le logiche del mero profitto, per creare valore per l’ambiente e le persone. Idea d’impresa incarnato per l’appunto dalle Società Benefit. Hal Service, azienda che si occupa di progettare e fornire servizi Ict all’avanguardia per la sicurezza di sistemi e dati, ha fatto sua questa visione strategica di cui mi parla Giancarlo Zamboni, amministratore e fondatore dell’azienda nel 1990 con Pierantonio e Claudio: soci, amici e ancora oggi parte integrante dell’azienda.

Il racconto di Giancarlo parte da un’esperienza personale per alcuni aspetti unica e divenuta nel tempo anche una caratteristica peculiare della società. «Sono nato prima come ammini-stratore pubblico che come responsabile d’azienda perché ho fatto il sindaco del mio paese, Quarona, per ben 29 anni, dal 1975 al 2004. Questa esperienza ha caratterizzato tutta la mia vita lavorativa perché fare il sindaco per me ha voluto dire provare a vivere l’economia come elemento determinante nello sviluppo del territorio che amministravo e per anni mi sono adoperato affinché questo accadesse. Nel contempo ho sempre creduto che l’azienda fosse anche un soggetto politico, nel senso più nobile del termine, in grado di ricevere tanto da un territorio e di dare altrettanto alle persone che lo abitano: cittadini, collaboratori, clienti, fornitori.

L’azienda è un sistema complesso che migliora e diventa più sostenibile quando si integra con il contesto in cui opera. Forse proprio per questo siamo diventati una Società Benefit ». Chiedo a Zamboni cosa ha significato per Hal questo passaggio. «Ci siamo resi conto che potevamo dare una forma organica e compiuta a ciò che avevamo realizzato negli anni – risponde –. Nella sede di Borgosesia, e attraverso una struttura di partner molto articolata, ci occupiamo di connessione e di supporto alle reti in tutto il territorio nazionale. Abbiamo sempre messo a disposizione le nostre competenze e i nostri servizi per contribuire ad accorciare il cosiddetto “divario tecnologico” e venire incontro alle esigenze di trasmissione dati e voce dei territori più difficili come, ad esempio, quelli montani. Oggi non ci sembra vero poter tramutare questa “vocazione sociale” e la nostra missione in alcune finalità di Beneficio Comune inserite nello Statuto dell’azienda e diventate veri e propri intenti strategici su cui stiamo lavorando attraverso un piano operativo pluriennale».

Ho partecipato personalmente a questo progetto e so con quanta autenticità e concretezza l’azienda abbia affrontato il percorso verso la Società Benefit. «In questi anni siamo cresciuti e il primo obiettivo è stato quello di lavorare sulla nostra identità e i nostri valori per condividere con chi lavora con noi questo modo di essere impresa – osserva ancora Zamboni –. L’azienda può diventare un contenitore di opportunità per un territorio, capace di veicolare più di altri soggetti svariate risorse per raggiungere obiettivi comuni. Questo è anche quello che ci proponiamo di fare con la creazione nel nuovo stabilimento di una factory in cui investire sulle competenze delle persone e sulle tecnologie avanzate, affinché possano essere messe al servizio di tutti. Possiamo divenire uno spazio d’incontro, un luogo dove si crea cultura, possiamo creare nuova occupazione e, così facendo, far sì che l’azienda si ponga al servizio dello sviluppo di un territorio per poter meglio sviluppare sé stessa». Non ho chiaro se chi mi parla è l’amministratore di Hal oppure l’ex sindaco, ma forse è bene che sia così e ringrazio Giancarlo per questo sguardo positivamente contaminato con cui mi ha permesso di leggere e raccontare, seppur brevemente, la sua storia benefit e quella delle tante altre persone che compongono uno stakeholder fondamentale del modello Benefit: la comunità.