Economia

IL PROGETTO. Un ponte dal Sud agli Stati Uniti

Giovanna Sciacchitano mercoledì 1 dicembre 2010
Se siete giovani del Mezzogiorno e avete un’idea innovativa nel settore dell’alta tecnologia c’è un’iniziativa pensata apposta per voi. Si chiama "Cervelli in movimento": un programma di formazione avanzata messo a punto dall’associazione non profit di ponte tecnologico tra Italia e Stati Uniti Bridges to Italy. Le aree ammesse sono quelle delle biotecnologie, nanotecnologie, energie rinnovabili e dell’information technology. «Lo scopo dell’iniziativa è quello di sostenere in maniera efficace l’high-tech del Sud Italia, rendendo i gruppi di ricerca che hanno business innovativi capaci di competere a livello globale» spiega la fondatrice e presidente di Bridges to Italy Bianca Dellepiane, manager genovese di nascita e californiana di adozione, da molti anni a Los Angeles, dove dirige una propria società di consulenza internazionale. Il progetto vuole offrire ai partecipanti una formazione manageriale sul modello high-tech americano, garantendo una visibilità a livello internazionale e quindi evitare l’emigrazione dei talenti. La scelta del Sud è voluta perché l’associazione ha una vocazione sociale, confermata anche dall’attenzione al mondo femminile. «Questi giovani forse risentono maggiormente della generale mancanza di strutture pronte a recepire l’innovazione in Italia – sottolinea Dellepiane –. Per questo, quando abbiamo voluto aprire una sede italiana la cittadina di Rende (Cosenza), con il suo campus internazionale dell’Università della Calabria, è sembrato il posto ideale. Il nostro obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento Italia-Usa stabile per i gruppi di ricerca e i talenti del Mezzogiorno portatori di idee innovative e di un potenziale high-tech che spesso non ha nulla da invidiare ai colleghi americani. Ho una grande fiducia nel valore del Meridione come crescente area strategica, non solo per l’Italia, ma anche nei confronti di un bacino del Mediterraneo sempre più incalzato da economie emergenti dai Paesi africani ed eurasiatici».Se da un lato l’Italia può acquisire dagli States gli strumenti per commercializzare le tecnologie, dall’altro questi potranno vedere avviate collaborazioni internazionali e magari investimenti in Italia, con vantaggi per i sistemi economici dei due Paesi. Il periodo di training durerà otto mesi e comincerà nel prossimo gennaio. «Abbiamo coinvolto professionisti high-tech americani, esperti di proprietà intellettuale e manager di successo – chiarisce Dellepiane – in un percorso di formazione avanzata con modalità miste face-to-face e distance-e-learning che punta a condividere le migliori esperienze e metodologie statunitensi per la commercializzazione di tecnologie innovative. Vogliamo dare vita ad un confronto diretto unito al tutoraggio mirato». Le tre migliori idee imprenditoriali saranno selezionate da una giuria di esperti Italia-Usa, presieduta dall’astrofisica famosa a livello internazionale Sandra Savaglio (calabrese di origine) e quella vincitrice potrà vedere incubato il proprio progetto di impresa direttamente negli Stati Uniti e presentarsi a potenziali investitori o partner, oltre cogliere a occasioni di networking e coaching mirato. "Cervelli in movimento" è nato dalla collaborazione con il network Crescita dell’Università della Calabria e l’Università di California Irvine, che rilascerà un diploma a tutti i partecipanti. Il bando, i costi e la domanda di partecipazione alla fase di preselezione, che è gratuita, sono disponibili sulla sezione italiana del sito diBridges to Italy (www.bridgestoitaly.org). Il termine per la presentazione di candidature è il 20 dicembre 2010.