Wind e Tre si fondono. «Windtre» brand unico: sei miliardi per il 5G
Wind e Tre uniscono le forze
Insieme per affrontare la sfida del 5G. Wind e Tre hanno deciso di creare un unico marchio, rivolto a tutti i clienti, con l’obiettivo di garantire servizi di elevata qualità e per realizzare un’infrastruttura moderna e tecnologica in una sfida che ha già visto scendere in campo altri operatori di telecomunicazioni come Tim e Vodafone. «Per questo investiremo 6 miliardi di euro per i prossimi 5 anni in innovazione con la nuova rete 5G Ready», ha detto l’amministratore delegato Jeffrey Hedberg presentando l’iniziativa alla stampa. Con circa 20.000 siti di trasmissione la rete Wind Tre si presenta come il network mobile più grande d’Italia sia come traffico gestito che come capacità di accesso disponibile e consentirà di implementare lo standard di rete di quinta generazione. Per questo da domani partirà una campagna promozionale che spiegherà la nascita del nuovo brand e sarà affidata ancora una volta ai 'volti storici' di Wind, Fiorello e Fabio Rovazzi, con la regia di Gabriele Muccino e la colonna sonora di Marco Mengoni e la sua 'Essere umani'. Per incrementare la capacità e la velocità di trasmissione dati, inizialmente 'Windtre' impiegherà una rete con architettura Non-Standalone (NSA), che permetterà di fare leva sulla tecnologia LTE e consentirà una graduale introduzione del 5G. In seguito, una volta completato il processo di standardizzazione delle tecnologie, la rete evolverà nell’ottica di supportare architetture Standalone.
«Negli ultimi tre anni abbiamo fatto ingenti investimenti nella rete italiana» ha spiegato Benoit Hanssen, il responsabile del team tecnologico di Wind «attualmente abbiamo una infrastruttura che copre tutto il territorio nazionale e la 5G ready è pronta per le principali città italiane, Milano, Roma, Napoli, Bologna e in molte altre realtà. Inizieremo il roll out della rete a breve e avremo una copertura completa nel primo quadrimestre del prossimo anno». C’è grande attesa sulla performance del 5G. Mentre gli operatori si stanno attrezzando alla nuova sfida restano però sul tappeto tutte le problematiche relative alla sicurezza dei dati, con Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza nazionale, che ha pubblicato un rapporto dove ha invitato il governo a escludere le aziende cinesi, Huawei e Zte dalla costruzione della rete. Su questo aspetto il presidente, Raffaele Volpi, ha chiesto che riferisca quanto prima il premier Giuseppe Conte.