Economia

Telecomunicazioni. Il fondo svedese Eqt compra il 60% della rete WindTre

Cinzia Arena venerdì 12 maggio 2023

WindTre taglia il traguardo dello scorporo della rete dai servizi prima della rivale Tim che ne discute da anni. L’ufficializzazione è arrivata oggi. L’infrastruttura ha un nuovo azionista di maggioranza. Il fondo svedese Eqt Infrastructure che ha siglato un accordo per acquisire una partecipazione del 60% nella società di nuova costituzione che possiederà e gestirà la rete mobile e fissa dell'operatore italiano delle telecomunicazioni. La transazione avverrà sulla base di un entreprise value di 3,4 miliardi di euro e si dovrebbe concludere in sei-nove mesi. L’attuale proprietario di WindTre, la conglomerata di Hong Kong CK Hutchison, rimarrà investitore insieme a Eqt Infrastructure e deterrà una quota del 40% nella società.

La nuova società gestirà la più grande rete mobile del Paese e un portafoglio di asset, tra cui antenne radio, stazioni base, rete di trasporto e contratti associati. Sarà la prima rete di accesso indipendente in Europa focalizzata sulla telefonia mobile e dedicata alla fornitura di servizi wholesale agli operatori mobili attraverso la sua rete all’avanguardia, che alla fine del 2022 già copriva circa il 67% dell’Italia con ricezione 5G.

Francesco Malvezzi, del team di advisor di Eqt Infrastructure ha spiegato che "Eqt crede fermamente nella logica strategica di separare le infrastrutture e i servizi degli operatori di telefonia mobile e considera questo investimento come un modello per future operazioni con operatori in altri mercati europei. L'acquisizione conferma l'impegno di Eqt ad espandere la presenza in Italia”. "Siamo entusiasti di collaborare con Eqt Infrastructure per guidare lo sviluppo di uno dei principali player indipendenti nelle reti di accesso radio multi-tenant a livello globale: siamo orgogliosi di essere il primo operatore in Europa ad aver progettato una transazione così innovativa, in collaborazione con una società di investimento esperta e rinomata" ha aggiunto Benoit Hanssen, amministratore delegato della nuova società mista.

A passare nella nuova società della rete saranno 2mila dei 6.500 lavoratori di Wind. Dipendenti e sindacati hanno tentato di opporsi all’operazione con uno serie di scioperi, l’ultimo dei quali lo scorso 4 maggio parlando di una scelta totalmente sbagliata che non ha fondamenti industriali ma punta solo a fare cassa.

In contemporanea Wind ha annunciato anche un’acquisizione. L’ambito è quello della offerta di cybersecurity per il mercato business con l'acquisizione del 70% di Rad, specializzata in soluzioni di cybersicurezza, progettate e realizzate per rispondere alle esigenze di protezione informatica sia delle grandi aziende sia delle piccole medie imprese.