Lo scandolo auto. Volkswagen: richiameremo 11 milioni di auto
Il nuovo amministratore delegato di Volkswagen, Matthias Mueller, ha annunciato un piano d'azione per assicurare che i modelli diesel vengano resi conformi agli standard sulle emissioni. "Nei prossimi giorni" la casa tedesca chiederà ai clienti di modificare i modelli diesel dotati del software che manipola le emissioni e fornirà le necessarie soluzioni tecniche nel corso del mese di ottobre. Parlando dal quartier generale di Wolfsburg, in un discorso ai top manager, Mueller ha preannunciato che la divisione Volkswagen diverrà "indipendente" come i brand premium Audi e Porsche. Secondo le stime di alcuni analisti, il richiamo di circa undici milioni di veicoli (5 milioni di Volkswagen, 2,1 milioni di Audi, 1,2 milioni di Skoda e 1,8 milioni di veicoli commerciali leggeri) e la modifica dei modelli diesel potrebbe costare oltre 6,5 miliardi di dollari, cifra già accantonata dalla casa automobilistica. "Stiamo andando incontro ad un lungo e faticoso cammino e a tanto lavoro duro", ha spiegato Mueller. Volkswagen non ha chiarito come tecnicamente interverrà sui modelli incriminati. L'autorità di controllo Kba ha dato tempo fino al 7 ottobre prossimo per presentare un piano che riporti le emissioni dei motori diesel in linea con le indicazioni di legge. Il ministero dei Trasporti tedesco ha dato vita ad una commissione d'inchiesta ed è in contatto con l'agenzia per la protezione dell'ambiente Usa. Gli investitori sono sulle spine: secondo un sondaggio tra 62 istituzioni condotto dalla società di advisory Evercore Isi, due terzi degli investitori ritiene impossibile puntare su Volkswagen nei prossimi sei mesi, almeno fino a che costi, sanzioni e procedimenti giudiziari non verranno chiariti e adeguatamente quantificati. Attorno alle 15,45, il titolo Volkswagen perde il 2,44%, a 96,88 euro, dopo aver segnato un minimo di 94,36 euro. Bankitalia: difficile quantificare effetti su economia. È difficile quantificare gli effetti negativi sull'economia che potrebbero arrivare dallo scandalo Volkswagen, secondo la Banca d'Italia. "All'incertezza presente sui mercati globali si è aggiunta negli ultimi giorni quella connessa con le possibili ripercussioni, difficili da quantificare, del grave scandalo Volkswagen sul settore dell'auto e sulle aspettative degli investitori e dei consumatori", ha detto stamani Luigi Federico Signorini, vicedirettore generale di Via Nazionale, in un'audizione in Senato sulla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def).