Morsa della magistratura francese e
dell' autorità antitrust italiana su Volkswagen: la procura di
Parigi e l' autorità garante per la concorrenza di casa
nostra, hanno deciso di indagare sulla vicenda delle emissioni
"truccate" della casa automobilistica tedesca che ha scosso il
settore dell'auto e l'intera economia globale negli ultimi
giorni.
Intanto la casa di Wolfsburg ha annunciato che
entro
una settimana presenterà i dettagli del piano per riadattare
11 milioni di auto diesel fuori norma. Il piano dovrà
consentire a chi detiene un'auto col software taroccato di non manipolare
più i dati sulle emissioni.
Vw fa sapere che
ci vorranno "mesi" per venire a capo dei responsabili dello scandalo, mentre il gruppo intende "informare il pubblico sulle soluzioni
da adottare per risolvere il problema della manipolazione entro
la prossima settimana".
Al momento, però, nè i clienti della casa
tedesca, nè i concessionari Vw hanno ancora ricevuto alcuna
informazione in proposito. Oggi il
titolo Volkswagen è sceso
di un altro 4,6% a Francoforte, toccando un nuovo minimo da 4
anni di 91,60 dollari ad azione.
In Italia l'autorità garante della Concorrenza
ha avviato un procedimento istruttorio per
verificare la
possibilità di una pratica commerciale scorretta da parte
della società. I consumatori infatti, è l'ipotesi, potrebbero
essere stati indotti in errore nelle loro scelte d'acquisto dai
claims utilizzati da Volkswagen su emissioni e classe di
omologazione all'interno delle proprie campagne pubblicitarie e
nei depliants informativi distribuiti dai concessionari e
rivenditori.
La pratica riguarderebbe una condotta scorretta
relativa a numerosi modelli commercializzati dal gruppo
Volkswagen dal 2009 al 2015 con i marchi Volkswagen, Audi,
Seat, Skoda.
Il ministro dei Trasporti,
Graziano Delrio, assicura
che si sta andando nella direzione giusta: "Abbiamo ricevuto
dalla ditta i dati, si procede, ritireranno i veicoli e mi pare
che si vada nella direzione giusta".
In Francia invece è a
lavoro la magistratura e la procura di Parigi ha aperto
un'inchiesta per
sospetta "frode aggravata" sulle emissioni
truccate di Volkswagen.
Le cattive notizie non riguardano però solo la casa
tedesca e arrivano dagli
Usa:
l'Epa, l'agenzia statunitense per
la protezione ambientale, che ha scoperto i trucchi di
Volkswagen,
estenderà a 28 modelli di Bmw, Chrysler, Gm, Land
Rover e Mercedes, l'inchiesta sui dispositivo anti-smog, per
verificare se ci sono state altre manipolazioni sulle
emissioni. Lo rivela il Financial Times. Tra i modelli che
verranno testati dall'Epa ci sono il Gran Cherokee di Chrysler,
l'X3 di Bmw, il Range Rover TDV6 e l'E250 Blue Tec di Mercedes.
L'agenzia inizierà esaminando un'auto per ogni modello e poi
potrebbe estendere l'inchiesta, se dovessero insorgere dei
sospetti.