Inps. Via libera ai bonus bebè e asili nido
Via libera dell’Inps al bonus bebè e al bonus asili nido, edizione 2020. Quest’anno, a differenza degli anni scorsi, il bonus bebè verrà erogato dall’Inps anche se il richiedente, con la domanda, non abbia prodotto un Isee in corso di validità (perché scaduto, perché non richiesto eccetera). Si tratterà, ovviamente, di un’anticipazione nella misura minima di 80/96 euro, salvo conguaglio una volta regolarizzata la posizione dell’Isee. Buone notizie anche relativamente al bonus asili nido: quest’anno è più pesante rispetto al passato, con un minimo di 1.500 euro e un massimo di 3mila euro. Entrambe le misure sono state prorogate a quest’anno dalla legge di Bilancio 2020.
Cominciamo dall’assegno di natalità, noto come bonus bebè. Le modifiche toccano gli importi e l’ambito di applicazione: è scomparso il tetto Isee di 25mila euro operativo l’anno scorso, di fatto aprendo la strada al bonus a tutte le famiglie con un figlio nato, adottato o in affido temporaneo tra il 1° gennaio e 31 dicembre 2020. Questi gli importi:
a) primo figlio, nato o adottato =
• 960 euro (80 euro al mese per 12 mesi) se l’Isee è superiore a 40mila euro;
• 1.440 euro (120 euro mensili) se l’Isee è compreso tra 7.001 e 40mila euro;
• 1.920 euro (160 euro mensili) se l’Isee è compreso tra 0 e 7mila euro;
b) figli successivi al primo, nati o adottati =
• 1.152 euro (96 euro al mese per 12 mesi) se l’Isee è superiore a 40mila euro;
• 1.728 euro (144 euro mensili) se l’Isee è compreso tra 7.001 e 40mila euro;
• 2.304 euro (192 euro mensili) se l’Isee è compreso tra 0 e 7mila euro;
Come accennato, con riferimento agli eventi del 2020 il bonus verrà erogato anche in assenza di un Isee in corso di validità al momento della presentazione della domanda, nella sua misura minima pari a 80 euro al mese o 96 euro al mese in caso di figlio successivo al primo.
Passiamo al bonus asili nido. Consiste, per i figli nati dal 1° gennaio 2016, in un contributo per il pagamento delle rette per la frequenza di asili nido, pubblici e privati, o per sostenere forme di assistenza domiciliare in favore di bimbi affetti da gravi patologie croniche, in entrambi i casi con meno di tre anni. A seguito delle novità della Manovra 2020, il valore del bonus, che dipende dal valore “Isee minorenni” del nucleo familiare, è fissato nelle seguenti misure:
• 1.500 euro (136,37 euro al mese per 11 mesi) in assenza di Isee valido o se la richiesta è fatta da un genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne;
• 3mila euro (272,72 euro mensili) in presenza di Isee minorenni fino a 25mila euro;
• 2.500 euro (227,27 euro mensili) in presenza di Isee minorenni tra 25.001 e 40mila euro;
• 1.500 euro (136,37 euro mensili) in presenza di Isee minorenni oltre 40mila euro.
L’importo, in ogni caso, rappresenta il massimo contributo erogabile dall’Inps (cioè il plafond di contributo a disposizione della famiglia): l’effettivo rimborso sarà pari alle spese sostenute e verrà erogato dietro presentazione delle ricevute di spesa.
A proposito delle ricevute di spesa, vale la pena ricordare il termine del 1° aprile 2020 fissato per l’invio della documentazione di spesa relativa alle domande di bonus del 2019, per tutte le strutture (pubbliche e private). L’invio è possibile solo in via telematica. In caso di utilizzo di altri canali (per esempio Pec o consegna a mano) non ci sarà l’erogazione del bonus.