Le banche italiane studieranno il decreto che dà il via libera alla sottoscrizione da parte del Tesoro dei cosiddetti Tremonti bond prima di prendere una decisione in merito e per adesso nessuna si sbilancia su cifre e tempi. Oggi il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha firmato il decreto che prevede una cedola iniziale tra il 7,5% e l'8,5% per i primi anni, per poi crescere gradualmente, e un impegno da parte delle banche a favorire il credito alle imprese, in particolare medie e piccole e alle famiglie.Inoltre per lavoratori in cassa integrazione o percettori di sussidio di disoccupazione il Tesoro richiede l'impegno a sospendere la rata di mutuo per almeno 12 mesi.Per ora ha parlato il presidente dell'Abi Corrado Faissola che a margine di un'audizione alla Camera ha dichiarato che "il giudizio sul complesso del provvedimento è positivo perché migliorativo rispetto alla prima ipotesi, soprattutto per quanto riguarda le alternative possibili di scelta". UniCredit , che già a ottobre ha varato un piano di rafforzamento patrimoniale da 6,6 miliardi di euro, rimanda a quanto detto dall'AD Alessandro Profumo sabato scorso.In occasione del congresso Atic-Forex, infatti, Profumo ha dichiarato che le ultime modifiche approvate dall'Ue hanno portato un significativo miglioramento e ha ribadito che la banca è pronta a valutarli.Tuttavia il banchiere ha anche spiegato che la banca dovrà valutare anche l'intervento dell'Austria avendo una parte significativa dei propri rischi sulla controllata Bank Austria a cui fanno capo le partecipate dell'area CEE. Un portavoce di Intesa Sanpaolo fa presente che stamane a Bolzano il presidente del consiglio di sorveglianza, Giovanni Bazoli, ha dichiarato che la banca intende valutare "con grande interesse" questo strumento. "Non appena avremo la possibilità di vedere il testo completo prenderemo una decisione in tempi molto rapidi", ha detto Bazoli.Secondo fonti bancarie le prime quattro banche a muoversi simultaneamente sarebbero, oltre a UniCredit e Intesa Sanpaolo, anche Banco Popolare e Mps .Oggi UBI Banca ha preso le distanze parlando di misura da studiare senza fretta, mentre ieri l'AD di Mediobanca Alberto Nagel ha escluso il ricorso ai Tremonti bond.
Cosa sono i Tremonti Bond. I Tremonti bond sono speciali obbligazioni subordinate emesse dalle banche per rafforzare il capitale di vigilanza, il cosiddetto Core Tier-1, e sottoscrivibili dal Tesoro. Questo nuovo strumento finanziario, introdotto dal governo con il dl anti-crisi, nelle intenzioni del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di cui porta il nome, dovrebbe servire a garantire alle imprese l'accesso al credito. La cifra complessiva messa a disposizione per l'operazione è di 10 miliardi di euro. La cedola annuale dell'obbligazione sarà compresa tra il 7,5 e l'8,5% per i primi anni e aumenterà con il passare del tempo. Non verrà pagata nell'anno in cui l'esercizio della banca emittente è in rosso. I bond, che non hanno diritto di voto, potranno essere, su richiesta della banca, convertiti in azioni ordinarie. E previo via libera da Bankitalia, la banca emittente potrà decidere di rimborsarli o riscattarli. In cambio della sottoscrizione da parte del Tesoro, le banche si impegnano a tenere aperto il rubinetto del credito alle imprese e alle famiglie. In particolare, per quanto riguarda le Pmi, gli istituti dovranno garantire il contributo finanziario per rafforzare la dotazione del fondo di garanzia e aumentare la liquidità messa a disposizione degli imprenditori. Inoltre ai lavoratori in cassa integrazione o percettori di sussidio di disoccupazione, dovrà essere consentita la sospensione del pagamento della rata di mutuo per almeno 12 mesi.