Vendita diretta. Un settore resiliente e in espansione
La firma del patto con San Patrignano
«Avedisco accoglie con soddisfazione i risultati raggiunti nel 2023, riconoscendo l'impegno e la passione che gli incaricati delle nostre aziende associate mettono quotidianamente nel loro lavoro. È grazie alla loro dedizione e competenza che siamo riusciti a conseguire traguardi così rilevanti, rafforzando la nostra leadership e contribuendo all'evoluzione e all'innovazione del settore della vendita diretta. Questi successi non rappresentano solo la qualità del contributo di ogni singolo Incaricato, ma evidenziano anche il ruolo chiave di questo settore come catalizzatore di crescita economica e coesione sociale, dimostrando come il nostro modello di business sia in grado di creare valore sostenibile nel lungo periodo», afferma Giovanni Paolino, presidente di Avedisco.
Anche nel primo semestre 2024, la situazione è incoraggiante. Nonostante un contesto economico sfidante, il comparto dimostra resilienza, con un fatturato complessivo delle aziende associate che ha registrato una crescita dello 0,85% rispetto allo stesso periodo del 2023, con oltre 351 milioni di euro. L’analisi dei dati per categoria merceologica evidenzia tendenze differenziate:
- Multiutilities - Energie Rinnovabili: con una crescita del 18,33%, questo comparto evidenzia un forte interesse verso soluzioni energetiche sostenibili, confermando la vendita diretta come canale strategico per il settore green.
- Tessile: il comparto ha registrato una significativa crescita del 14,86%, rivelando una domanda crescente.
- Le altre categorie hanno mostrato flessioni diversificate, mantenendo tuttavia una domanda stabile. Tra queste, i Beni di Consumo per la Casa hanno registrato una lieve contrazione dell’0,89%, seguita da Cosmesi e Accessori Moda con -1,50%, Alimentare/Nutrizionale con -2,45%, che resta comunque il fulcro del settore con un fatturato di 223,7 milioni di euro.
- La categoria Beni Durevoli per la Casa ha mostrato una flessione del -4,65%, mentre il comparto Servizi ha subito una riduzione del -7%.
«L'impiego autonomo al femminile, che rappresenta circa il 90% degli occupati del comparto, è l'asset più prezioso per le imprese della vendita diretta a domicilio. Quindi non possiamo che salutare con favore gli emendamenti alla legge di bilancio che rafforzano le prerogative, i diritti e le protezioni per le donne lavoratrici indipendenti». Lo dice Ciro Sinatra, presidente di Univendita.
«Sosteniamo fortemente la proposta di estendere l’accesso al Fondo pari opportunità anche alle lavoratrici autonome vittime di violenza o comunque di erogare a loro favore una indennità Inps a titolo di congedo - prosegue Sinatra -. Più in generale, tutte le norme che agevolino il work life balance delle donne non possono che trovare il nostro plauso, vista la necessità di accrescere la presenza femminile nel mondo del lavoro: principio di valore etico, oltre che di buonsenso economico, che già rappresenta la stella polare del nostro settore produttivo».
«San Patrignano e la sua storia incarnano valori di centralità della persona, riscatto e promozione dell’individuo nella comunità, ma anche di empatia, ascolto e passione per quello che si fa ogni giorno. Valori che, seppur in un campo molto diverso, pure noi cerchiamo di onorare con il lavoro quotidiano delle nostre associate, dei loro addetti e della stessa associazione. Ecco perché ci è sembrato naturale strutturare una sinergia che da una parte può regalare nuovi sbocchi professionali ai giovani di San Patrignano e dall’altra consente a noi di indirizzare al meglio le ricadute sociali delle nostre attività economiche», sottolinea il presidente di Univendita.Per Vittoria Pinelli, presidente San Patrignano, «è un’ulteriore opportunità per favorire il reinserimento lavorativo dei ragazzi che terminano il percorso di recupero, momento molto delicato per ognuno di loro. Allo stesso tempo grazie a questo accordo potremo veicolare ancor più il messaggio di prevenzione che da anni ci impegniamo a portare in tutta Italia nella speranza che sempre meno giovani abbiano bisogno delle comunità».