Vendita diretta. L'Italia sul podio nella classifica europea
Un'incaricata alla vendita
Un comparto importante dell’economia italiana, che gode di ottima salute, con quasi quattro miliardi di euro di fatturato complessivo e circa 550mila addetti. Sono i numeri chiave della vendita diretta a domicilio, un modello che fa del rapporto diretto tra impresa e cliente il proprio punto di forza e che sta sfruttando la rivoluzione digitale per arricchire e consolidare i canali di interazione tra le oltre 300 aziende del settore e i 29 milioni di clienti che nel Bel Paese utilizzano questa modalità di acquisto. Tra i settori merceologici interessati, i beni durevoli per la casa costituiscono il 45% dei ricavi, i prodotti alimentari il 26%, la cosmesi e cura del corpo il 17% e i beni di consumo domestici il 7%, mentre si registra una impetuosa crescita di altri beni e servizi, i viaggi ad esempio, che arrivano al 4% del mercato totale.
«Il nostro comparto offre formazione continua e occasioni di carriera a chi voglia organizzarsi la professione e la vita con flessibilità, autonomia e creatività. Dunque – chiosa il presidente di Univendita Ciro Sinatra – rappresenta un’ottima chance di indipendenza economica in un periodo di "grandi dimissioni", in cui soprattutto i giovani chiedono all’occupazione qualcosa in più del salario e puntano a prospettive, soddisfazioni, conciliazione tra la sfera privata e quella lavorativa. A differenze di certe narrazioni che si ascoltano in giro, il settore della vendita diretta è un tassello rilevante della nostra economia e anche governo e istituzioni dovrebbero sempre tenerne conto. Un provvedimento come quello da poco varato sul diritto di recesso ci complica la vita e ci penalizza ingiustificatamente, mentre altri rischi normativi si profilano all’orizzonte europeo: mi riferisco alle direttive sui lavoratori delle piattaforme e sul credito al consumo. Su questo contiamo che l’Italia sappia fare quadrato e sistema per difendere le prerogative di tante aziende che creano ricchezza e lavoro. Molto presto avremo in via ufficiale nuovi codici Ateco dedicati alla figura dell’incaricato alla vendita diretta a domicilio. Assegnare un codice specifico agli incaricati permette di distinguere la loro figura da quella degli agenti di commercio, dato che le due attività non sono tra loro assimilabili nemmeno sul piano fiscale».