La tendenza. Usa, addio al contante? Il 40% dei consumatori non lo usa più
Quel che è certo è che oggi Sergio Leone farebbe molta più fatica a girare un capolavoro come “Per un pugno di dollari”, caposaldo del genere spaghetti western. Perché negli Usa il dollaro, almeno quello inteso come contante, circola sempre meno nelle mani dei cittadini. Che preferiscono di gran lunga le carte e i pagamenti digitali. Una tendenza che negli Stati Uniti è sempre stata accentuata, ma che si è talmente consolidata che nell’ultimo anno il 40% degli americani non ha utilizzato contanti, mentre nel 2015 erano meno del 25%. Non solo: secondo un sondaggio dell’istituto Gallup, riportato da The Hill, tre quinti dei consumatori americani hanno dichiarato di aver usato il contante solo occasionalmente l'anno scorso, un percentuale raddoppiata rispetto a cinque anni fa.
Sono dati rilevanti, tanto che secondo molti analisti gli Stati Uniti potrebbero diventare una nazione (quasi) completamente libera dai contanti. I fautori dell'addio alle banconote le ritengono antigieniche, scomode, costose da maneggiare e facili da rubare, mentre i tagli più elevati, per esempio quelle da 100 dollari, potrebbero favorire le associazioni criminali. D’altro canto, resiste lo zoccolo duro di chi difende i contanti ed è ostile al tracciamento di ogni mossa del consumatore americano. Dibattiti che ci siamo abituati a sentire anche qui da noi, arricchiti poi dal tema dell’evasione fiscale.
"Quando si paga in contanti, io ti do dei soldi, tu mi dai un bene e fine della storia. Invece se si usa la carta di credito per tutte le transazioni, si raccolgono dati su un'enorme gamma di attività, comprese le condizioni di salute, le donazioni politiche, le attività sessuali, la quantità di alcolici e di sigarette acquistate", fa notare Jay Stanley, analista senior di politica presso l'American civil liberties union. Non tutti poi sono ancora avvezzi ai pagamenti digitali. Di più: a New York, Philadelphia e San Francisco, città liberal per antonomasia, gli amministratori locali hanno emanato leggi che impongono alle imprese di accettare contanti, apparentemente per proteggere una piccola ma significativa quota di cittadini che si affidano alla moneta tradizionale non disponendo di conti in banca. L'obbligo di contanti a New York ha dato vita a un'epica battaglia tra le autorità cittadine e Van Leeuwen, una catena di gelaterie nota per le sue palline da 6,50 dollari e le sue operazioni senza contanti. I proprietari dell'azienda hanno resistito per quasi due anni prima di cambiare le regole lo scorso autunno.
Si è trattata solo di una scaramuccia nell'ambito di una guerra ben più ampia sul futuro del contante nella società americana. Secondo la Federal Reserve, nel 2021 i consumatori hanno utilizzato il contante per il 20% dei pagamenti, in calo rispetto al 31% del 2016. Al posto dei contanti, gli acquirenti preferiscono la carta di credito (28%) e la carta di debito (29%), ma è molto diffuso anche il pagamento via app sul telefono cellulare. "Le persone hanno letteralmente cambiato il modo in cui pagano beni e servizi", sottolinea Lee Rainie, direttore della ricerca su Internet e la tecnologia del Pew Research Center. E il Covid ha accelerato questa tendenza: la pandemia ha infatti suscitato il timore, in gran parte errato, che il virus potesse diffondersi con la valuta e molti consumatori hanno smesso di portare con sé contanti, provocando una carenza di monete a livello nazionale. "Penso che sia molto simile al balzo dell'e-commerce che abbiamo visto durante la pandemia e credo che continueremo a vedere una lenta evoluzione che si allontana dal contante", è l’opinione di Ted Rossman, analista senior del settore presso Bankrate, una società di servizi finanziari. Secondo un sondaggio del Pew, tre quinti degli americani più ricchi, quelli con un reddito familiare a sei cifre, non hanno mai usato contanti in una settimana tipica del 2022 e oltre il 50% della popolazione sotto i 50 anni non si preoccupa più di portare con sé contanti. Per il biglietto verde, è il caso di dirlo, sono tempi duri.