Banche. La trattativa tra il Tesoro e UniCredit per Mps si è interrotta
Rocca Salimbeni, sede storica del Monte dei Paschi di Siena
Secondo indiscrezioni riportate dall'agenzia finanziaria Reuters le trattative tra il governo e UniCredit per la cessione del Monte dei Paschi stanno per essere interrotte. Il governo, secondo le fonti citate dall'agenzia, avrebbe concluso che non sarebbe possibile soddisfare le richieste di UniCredit, che chiede un pacchetto di interventi da 7 miliardi di euro per farsi carico della banca toscana. Richieste, dicono le fonti, che sarebbero "troppo punitive" per i contribuenti.
Già la settimana scorsa il Financial Times aveva sottolineato che la trattativa tra il governo e UniCredit si stava arenando.
UniCredit e il ministero dell'Economia avevano trovato un accordo di massima sull'operazione alla fine dello scorso luglio, per poi avviare una trattativa in esclusiva su un "perimetro di attività" con 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di crediti alla clientela, 87 miliardi di depositi, 62 miliardi di masse in gestite e 42 in amministrazione. Tra gli scogli principali c'erano il contributo che UniCredit chiede per farsi carico di una banca in difficoltà e il nodo degli esuberi: la banca milanese avrebbe chiesto circa 6mila tagli sui 21mila dipendenti della banca toscana.
Il governo, che è socio di Mps con il 64% delle azioni, per gli accordi con l'Europa dovrebbe vendere Mps entro il 31 di dicembre, ma a questo punto sembra scontato che dovrà chiedere a Bruxelles una proroga.