Economy of Francesco. Radici connesse, un paradigma vegetale per l'economia
«In ascolto delle piante per un nuovo paradigma economico » è il titolo della seconda edizione della EoF School, corso di alta formazione promosso da Economy of Francesco. Una nuova esperienza di formazione e di riflessione per i giovani economisti e imprenditori del mondo. In centinaia si sono già iscritti per seguire le lezioni online. «La prima edizione della scuola (Ripensare l’economia a partire dai beni comuni) – afferma Paolo Santori, filosofo a Tilburg – ci ha insegnato che il futuro dell’economia riguarda i beni comuni e che se l’umanità vuole sopravvivere è necessario realizzare una svolta decisiva verso una nuova economia che salvaguardi i beni comuni». Una urgenza sottolineata spesso da Papa Francesco che, rivolgendosi ai giovani di EoF, aveva ammonito: Voi siete forse l’ultima generazione che ci può salvare, non esa- gero. [..] Spero che possiate usare quei vostri doni per sistemare gli errori del passato e dirigerci verso una nuova economia più solidale, sostenibile ed inclusiva. «La maggior parte delle proposte di cambiamento oggi – chiarisce l’economista Valentina Rotondi – non mettono seriamente in discussione le radici e il paradigma di base del nostro sistema economico. Negli ultimi due secoli, gli economisti hanno scelto il paradigma animale basato sulla divisione e specializzazione degli 'organi' e su una struttura governata gerarchicamente. Se da un lato questa scelta ha prodotto un enorme successo in velocità ed efficienza, dall’altro ha favorito un approccio predatorio nei confronti delle risorse naturali e ha contribuito alla crisi climatica. È necessario un nuovo paradigma che si ispiri al modello vegetale». Non a caso l’evento EoF 2021 ha ospitato un relatore d’eccezione: il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, che sarà tra i docenti della EoF School 2022. Organizzazione decentrata e modulare, risposte innovative, resilienza, capacità di cooperazione e di relazioni mutualistiche, alcune delle caratteristiche delle piante tratteggiate da Mancuso. «Se l’economia vuol veramente evolvere verso il sostenibile, deve diventare meno animale e più vegetale – conclude l’economista Luigino Bruni –. Il XXI secolo vedrà grandi cooperative orizzontali e vegetali, una slow economy legata al territorio. Se non accadrà, la green economy sarà solo una verniciatura che non cambia la natura del modello economico. Impariamo dalle piante e dalla loro intelligenza». Che cosa poteva diventare, dunque, la scienza economica se due secoli fa gli economisti avessero adottato il paradigma vegetale invece di quello animale? E cosa sarebbe diventata la teoria manageriale se gli studiosi di organizzazioni avessero scelto la metafora delle piante e non quella militare o sportiva? È possibile ripensare i diritti di proprietà e la distribuzione della ricchezza nel nuovo capitalismo vegetale? Queste alcune delle domande e sfide che animeranno la EoF School. Una scelta innovativa. A proposito: innovazione è parola della botanica, usata per i germogli e per i nuovi rami. Le innovazioni hanno bisogno di radici, di terreno buono e di una pianta viva. La EoF School farà la sua parte promuovendo un dialogo transdisciplinare tra autorevoli studiosi e giovani economisti. Dunque appuntamento al 18 dicembre sul canale internazionale Youtube di EoF per la prima lezione tenuta dal professor Luigino Bruni. Per info e iscrizioni: www.francescoeconomy. org.