Il governo tende una mano alle donne che vogliono fare impresa, attraverso una sezione speciale del dipartimento Pari opportunità, aperta all'interno del Fondo centrale di garanzia per le Pmi. Uno strumento che può concedere agevolazioni a copertura di operazioni aziendali guidate da donne. Si parte con una dote di 20 milioni di euro, di cui dieci messi a disposizione dal dipartimento Pari opportunità e il resto dal Fondo centrale di garanzia. Il viceministro al Lavoro con delega alle Pari opportunità,
Maria Cecilia Guerra, spiega, in occasione della presentazione dell'iniziativa, come "il fondo sia già attivo", con "le prime domande" che sono subito arrivate. E il sottosegretario allo Sviluppo economico,
Claudio De Vincenti, stima che la somma stanziata possa "attivare ulteriori finanziamenti per 400 milioni di euro".Per imprese femminili, precisa il dipartimento per le Pari Opportunità, si intendono aziende "costituite in misura non inferiore al 60% da donne". A loro, grazie al fondo, può essere concessa una garanzia che compre fino all'80% del totale. Un sostegno che farà molto comodo alle imprese in rosa, visto che, sottolinea Guerra, "le donne hanno più difficoltà a offrire garanzie quando chiedono credito". E le novità per l'imprenditoria femminile non finiscono qua: il viceministro annuncia che "mancano solo pochi passaggi alla definizione di un protocollo d'intesa" tra Pari opportunità e ministero dello Sviluppo da una parte e Abi, insieme ad altre associazioni d'impresa, dall'altra. Un protocollo che dovrebbe mettere a disposizione delle donne imprenditrici ulteriori risorse. Guerra fa anche sapere che "ci sarà una collaborazione con il ministero dell'Integrazione", vista "la forte dinamica dell'imprenditoria femminile straniera".