Tutti gli Stati dell'Unione Europea sono pronti, se necessario, a prendere misure aggiuntive per accelerare il risanamento di bilancio. È quanto si legge nel progetto di conclusioni del Consiglio Ue, discusso oggi dai capi di Stato e Governo dei 27. I Paesi dell'Unione, inoltre, dovrebbero introdurre un prelievo sugli istituti finanziari per far sì che contribuiscano al costo della crisi. Essi dovranno disporre di regole di bilancio e quadri di bilancio a medio termine in linea con il Patto di stabilità. Attenzione alla sostenibilità del debito, una delle raccomandazioni. E il taglio dei bilanci, ha detto il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, non deve soffocare la crescita. Merkel, tassare chi ha messo a rischio mercatoNella bozza si legge ancora come nel mettere a punto nuove manovre «la priorità dovrebbe essere data a strategie di risanamento dei conti pubblici favorevoli alla crescita e imperniate soprattutto sul contenimento della spesa. Il miglioramento del potenziale di crescita dovrebbe essere considerato fondamentale per agevolare il risanamento dei conti pubblici nel lungo termine».Nell'ambito delle procedure di sorveglianza sui bilanci pubblici deve essere data «un'importanza di gran lunga maggiore ai livelli di indebitamento e alla sostenibilità» come previsto inizialmente dal Patto di stabilità e di crescita. Trova così conferma l'apertura alla richiesta italiana di tenere conto, nella valutazione della dinamica dei conti pubblici, non solo del debito pubblico, ma anche di quello privato e in ogni caso di un dato aggregato che tenga conto di entrambi i fattori.
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE BARROSO«Il taglio dei bilanci non deve soffocare la crescita»: lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, sottolineando come «la crescita deve essere la nostra principale preoccupazione e la nostra priorità». Barroso - parlando al termine dell'incontro avuto col premier britannico, David Cameron prima dell'inizio del Consiglio Ue - ha quindi sottolineato gli sforzi compiuti dal Regno Unito per consolidare le proprie finanze pubbliche: "Credo che Londra - ha detto - stia prendendo la giusta medicina per l'attuale situazione».
IL MINISTRO DEGLI ESTERI FRATTINI«Sarebbe un buon segnale» quello di «introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie» perché sono state spesso "veicolo di speculazioni». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso di una replica durante un'audizione parlamentare in vista del Consiglio europeo che si terrà oggi a Bruxelles. Oltre al prelievo sulle banche, quindi, «sarebbe bene pensare a breve alle transazioni finanziarie», ha aggiunto Frattini.
LA CANCELLIERA MERKEL«La Germania e anche la Francia sono molto favorevoli a tassare quelli che hanno provocato la crisi». Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel giungendo al palazzo Justus Lipsius a Bruxelles dove si svolge il summit Ue. Secondo la leader tedesca, si dovranno mettere tasse «sulle banche e sulle transazioni finanziarie», perché, ha spiegato, «bisogna rendere i mercati finanziariamente più responsabili».