Turismo e lavoro. A Paestum apre la Borsa archeologica
È tutto pronto per la Borsa mediterranea del turismo archeologico (Bmta) - fondata e diretta da Ugo Picarelli - di Paestum (Salerno). Da giovedì 15 a domenica 18 novembre prende il via la XXI edizione di questo evento che riesce a mettere insieme gli aspetti più diversi di questa particolare tipologia di turismo.
Un comparto difficile da quantificare perché spesso unito ad altre attività (cultura, mare, relax, sport), ma con un potenziale di crescita notevole, sia per il settore pubblico che per quello privato. Anche se ormai rappresenta un segmento molto importante del turismo culturale in Italia. Analizzando i dati forniti da Mibact per gli accessi ai musei e siti italiani emerge come le aree archeologiche generino da sole quasi la metà dei visitatori dei siti italiani (49,2%), con un aumento del +56,9% rispetto al 2001. Nel solo periodo 2014-15 la crescita è del +6,5%. Secondo gli ultimi dati ufficiali 2012 (legati ai soli beni culturali statali), in Italia si contano 36,4 milioni di visitatori per oltre 113 milioni di euro di introiti.
Su 4.588 siti culturali pubblici e privati presenti in Italia, i primi cinque per accessi (ovvero Circuito Colosseo, Pompei, Uffizi, Accademia e Castel Sant’Angelo) costituiscono il 32% del totale dei visitatori, con oltre 14 milioni di accessi, e che solo Colosseo e Pompei insieme concentrano il 21% dei visitatori totali, si capisce quanto sia ancora poco noto (e quindi sfruttato) il resto del patrimonio culturale italiano.
«La Borsa - spiega Picarelli - si conferma un evento originale nel suo genere: sede dell’unico Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di Archeo Virtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali; luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale e al patrimonio; occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati; opportunità di business con il Workshop con i 20 buyer esteri selezionati dall’Enit e i dieci buyer nazionali dell’Aidit - Associazione Italiana Distribuzione Turistica e l’offerta del turismo culturale ed archeologico».
Un format di successo testimoniato dalle prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali Unesco, Unwto e Iccrom, oltre che da circa 10mila visitatori, 120 espositori con 25 Paesi esteri, 70 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 100 operatori dell’offerta, 100 giornalisti.
Nel sottolineare sempre più l’importanza che il patrimonio culturale riveste come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico, ogni anno la Bmta promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze: Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, Venezuela, Azerbaigian, India sono stati negli anni i Paesi ospiti.
Numerose le sezioni speciali: Archeo Experience, Laboratori e Rievocazioni; Archeo Incontri per conferenze stampa e presentazioni di progetti culturali e di sviluppo territoriale; Archeo Start Up in cui si presentano nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche; Incontri con i protagonisti nei quali il grande pubblico interviene con i noti divulgatori della tv; premio “A. Fiammenghi” per la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico; premio “Paestum Archeologia” assegnato a coloro che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio culturale; visite guidate ed educational per giornalisti e visitatori.
«Inoltre - continua il direttore e fondatore della Bmta - con Archeo Lavoro presentiamo l'orientamento post diploma e post laurea con l’offerta formativa a cura delle sette Università presenti nel Salone espositivo. Oltre alla presentazione delle figure professionali e agli incontri con i protagonisti dedicati a scuole e Atenei. Il turismo archeologico può diventare un'opportunità di lavoro per chi è appassionato dei saperi umanistici e delle antichità, ma non solo. L'innovazione ha compiuto passi da gigante anche in questo settore: non servono solo archeologi, guide e studiosi. Ma anche tecnici, informatici e promotori. Inoltre è indispensabile la conoscenza delle lingue straniere e del territorio su cui si intende operare».
Dal 2015 si è aggiunto l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il premio intitolato al direttore del sito archeologico di Palmira, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale: la Borsa e Archeo in collaborazione con le riviste media partner internazionali Antike Welt (Germania), Archéologie Suisse (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia) selezionano e premiano le principali scoperte archeologiche dell’anno.
Nel Salone espositivo partecipano istituzioni, enti, Paesi esteri, Regioni, organizzazioni di categoria, associazioni professionali e culturali, aziende e consorzi turistici, società di servizi, case editrici.
Da segnalare la presentazione del progetto nazionale Cicerone d'eccezione a cura della Casa del giornalista in collaborazione con l'Associazione Stampa della Provincia di Salerno.