Economia

I consigli. Tre italiani su dieci pensano di cambiare lavoro

Redazione Romana venerdì 13 dicembre 2024

Aumentano i liberi professionisti

Con l'arrivo della fine dell'anno, molti lavoratori italiani riflettono sulle loro priorità professionali e personali, e le dimissioni volontarie e la transizione verso l'autoimpiego sembrano essere un tema sempre più centrale. Secondo il Global Rework Report 2023 di Kelly Services, il 33% dei lavoratori italiani ha dichiarato di voler cambiare lavoro entro la fine dell’anno. E tra questi, una fetta crescente di professionisti sta scegliendo l'indipendenza lavorativa. Questo fenomeno, accelerato dalla pandemia e potenziato dalle nuove piattaforme digitali, ha portato numerosi professionisti ad abbracciare il freelancing come alternativa al tradizionale lavoro dipendente.

«In un contesto di cambiamento, la gestione efficace della propria partita Iva diventa un elemento cruciale per chi vuole intraprendere questa strada. Con l’anno che sta per concludersi, è il momento ideale per fare chiarezza sulle opportunità fiscali e sulle agevolazioni come il regime forfettario, e per organizzare in modo efficiente la propria attività per affrontare al meglio il 2025», spiegano Nicola e Filippo Primieri, fondatori di FidoCommercialista (startup che semplifica la burocrazia e fiscalità quotidiana delle partite Iva ed imprenditori supportandoli ad aprire e gestire un'attività in Italia -. Anche se esistono agevolazioni, come il regime forfettario che permette di pagare un'aliquota del 5% per i primi cinque anni di attività, molti giovani continuano a percepire le barriere burocratiche e fiscali come un ostacolo significativo. Questo è aggravato dalla percezione di scarse tutele previdenziali e assistenziali, che rende la partita Iva meno attrattiva rispetto al lavoro dipendente​».

Per i freelance, massimizzare le detrazioni fiscali e gestire correttamente la partita Iva è fondamentale per mantenere i costi sotto controllo e rispettare gli obblighi fiscali. Ecco secondo FidoCommercialista alcuni suggerimenti pratici per ottenere il massimo dalle detrazioni e ridurre il rischio di errori comuni:

Scelta del regime fiscale adeguato

● Valutare attentamente il regime fiscale più vantaggioso tra il regime forfettario e quello ordinario, poiché ogni opzione offre vantaggi fiscali specifici. Il regime forfettario, ad esempio, consente di applicare un'imposta sostitutiva con aliquota ridotta (5% per i primi 5 anni), ma prevede dei limiti di fatturato e restrizioni sulle deduzioni e detrazioni.

Deduzione dei costi di business

● Identificare tutte le spese che possono essere detratte, come i costi di acquisto di beni strumentali (computer, software), spese di viaggio e formazione professionale. Nel regime ordinario, le spese sostenute per l'attività lavorativa possono essere dedotte nella misura in cui sono correlate al business, aiutando a ridurre la base imponibile.

Monitorare le spese deducibili per l’auto e il telefono

● Le spese per l’auto, quando utilizzata per lavoro, e il telefono cellulare sono deducibili, ma con limitazioni specifiche. Ad esempio, l’uso promiscuo dell’auto consente la deduzione del 20% dei costi, mentre per le utenze telefoniche, la percentuale deducibile può arrivare fino all’80%.

Organizzazione delle fatture e della documentazione

● Conservare tutte le fatture e i documenti di spesa in modo organizzato, poiché queste prove sono essenziali in caso di controllo fiscale. Una gestione digitale delle ricevute e delle spese può facilitare il monitoraggio e la documentazione accurata delle deduzioni.

Evitare errori nell’Iscrizione e nella gestione della partita Iva

● Errori frequenti includono l’errata scelta del codice Ateco, che può portare a oneri fiscali più elevati o limitare l’accesso ad agevolazioni specifiche. Inoltre, è importante rispettare scadenze e adempimenti annuali, come il pagamento dei contributi previdenziali, per evitare sanzioni.

Uso di software gestionali e piattaforme di supporto

● Utilizzare un software di contabilità digitale semplifica la registrazione delle spese, l'emissione delle fatture elettroniche e l’archiviazione della documentazione, consentendo di gestire la contabilità in modo accurato e ridurre il rischio di errori.

Consultazione periodica con un consulente fiscale

● Un consulente può suggerire strategie fiscali personalizzate e aiutare a tenersi aggiornati su eventuali modifiche normative. Ciò assicura che si possa beneficiare di ogni detrazione disponibile e adattarsi prontamente a nuove regole fiscali.