Industria. Ast Terni verso l'intesa, stop ai licenziamenti
Intesa raggiunta per l'acciaieria Ast di Terni. È stato un lodo del Governo, proposto dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, a sbloccare nella notte, dopo una trattativa durata oltre 15 ore, la vertenza. La ThyssenKrupp, proprietaria adegli impianti, ha ritirato i 550 esuberi che aveva annunciato. Al termine della fitta serie di incontri su tavoli separati che ha coinvolto sindacati e istituzioni locali, le parti hanno sottoscritto la proposta del Governo. Il ministro Guidi ha ringraziato le parti per l'impegno volto a togliere dal tavolo le pregiudiziali che avevano reso difficile la prosecuzione del confronto. "Grazie all'impegno di tutti - ha aggiunto il ministro - sarà adesso possibile ricercare un accordo sulla base del lodo del Governo affinché l'Ast torni ad essere competitiva sui mercati salvaguardando al massimo l'occupazione". I vertici della multinazionale tedesca, si legge in una nota del ministero, hanno pertanto accettato di ritirare la procedura di mobilità attivata lo scorso primo agosto e si sono impegnati a non avviare altre iniziative unilaterali in conflitto con i contratti di secondo livello applicati fino al 4 ottobre. A fronte di questo impegno, i sindacati hanno assicurato che fino al 4 ottobre non avvieranno iniziative unilaterali conflittuali su materia oggetto di confronto tra le parti. Un mese di tempo, quindi, per discutere il piano industriale presentato da Ast-ThyssenKrupp a luglio. Obiettivo di arrivare a un'intesa entro il 4 ottobre. Gli incontri si al ministero dello Sviluppo economico. Il primo lunedì prossimo. Della vicenda si era interessato anche Papa Francesco. Nello scorso marzo aveva incontrato i dipendenti dell'azienda a rischio e i loro familiari. Ed è poi tornato a parlare dell'Ast proprio lo scorso mercoledì, 3 settembre, in occasione dell'udienza generale. Le parole di Papa Francesco all'udienza generale: «Desidero unirmi ai recenti interventi del Vescovo di Terni-Narni-Amelia, ed esprimo la mia profonda preoccupazione per la grave situazione che stanno vivendo tante famiglie di Terni a motivo dei progetti della ditta Thyssenkrupp. Ancora una volta rivolgo un accorato appello, affinché non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e della giustizia. Al centro di ogni questione, anche di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità! Col lavoro non si gioca! E chi, per motivi di denaro, di affari, di guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone». Il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese "È una notizia molto bella perché lascia la porta aperta ad ulteriori approfondimenti, a ulteriori speranze", dice il vescovo di Terni, monsignor Giuseppe Piemontese. "Mi dicono - aggiunge il vescovo parlando alla Radio Vaticana - che la scadenza del confronto è stata fissata per il 4 ottobre, giorno della festa di San Francesco: speriamo che il Patrono d'Italia, che è stato anche qui a Terni, possa ulteriormente fare la sua parte per addolcire le menti ed i cuori degli interlocutori per arrivare ad una soluzione positiva, soprattutto per i lavoratori, per le loro famiglie e per tutta la città di Terni". "Le parole del Papa - continua Piemontese riferendosi all'ultima udienza generale - ci hanno incoraggiato a continuare a pregare, innanzitutto, e a stare vicino agli operai e alle loro famiglie e ad adoperarci per quello che è nelle nostre possibilità, perché la vicenda arrivi ad una soluzione giusta, onesta per tutti coloro che sono coinvolti". Il vescovo fa presente che i lavoratori coinvolti nella vicenda "Sono quasi disperati. Se non si dovesse risolvere la situazione, resterebbero veramente sul lastrico con progetti che vengono infranti".