Economia

Tassa sugli extraprofitti. Borse giù trascinate dai bancari. Male anche in Europa

Angelo Picariello martedì 8 agosto 2023

Piazza Affari

Le borse europee tutte in calo dopo che l'Italia ha sorpreso gli investitori con una nuova tassa sugli utili bancari. L'indice Stoxx Europe 600 è sceso dello 0,3% in avvio di contrattazioni mentre Milano apriva in calo dello 0,5%, Parigi dello 0,67% , Londra dello 0,25% e Francoforte dello 0,52 per cento. Come nelle previsioni a seguito della mossa a sorpresa del governo inserita nel decreto omnibus Milano ha poi ampliato il ribasso arrivando nel pomeriggio a segnare un robusto -2,32 mentre le banche venivano sommerse dagli ordini in vendita. Intesa Sanpaolo a inizio contrattazioni perdeva il 7,7%, Unicredit il 6,2%, Monte dei Paschi di Siena (Mps) il 7,3%, Bper Banca il 7,7%, Banco Bpm il 6,7% e Mediobanca il 2,9%.

Titoli tutti che, va detto, avevano avuto un corso azionario negli ultimi due anni molto positivo e in larga misura si tratta quindi di prese di beneficio di investitori che avevano comprato a prezzi molto più bassi.
"Finora le banche hanno avuto un anno forte data la rete i margini di interesse aumentano grazie ai tassi più elevati, quindi è il momento di un sano consolidamento" ricorda l'analista Julius Baer.

L'incremento dei tassi della Banca centrale europea "ha portato a un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese" mentre "non c'è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi, in questo gap, si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche", aveva detto in conferenza stampa ieri sera il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, intestandosi politicamente, in qualche modo, la paternità di una misura considerata molto popolare. "Da mesi diciamo che la Bce sbaglia ad alzare i tassi di interesse e questa è l'inevitabile conseguenza", dice Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio, intervistato dal Corriere della Sera. "Non e' una misura contro di loro, ma un provvedimento a protezione delle famiglie e di tutti quei soggetti che si sono trovati in difficoltà per il pagamento dei mutui", e ricorda che "la misura dura soltanto un anno e in ogni caso potrà essere approfondita in Parlamento". Più defilata Fdi: "Il prelievo del 40% sugli extraprofitti delle banche serve a finanziarie provvedimenti a sostegno di famiglie e imprese, vessate da inflazione e in difficoltà con i mutui. Questa misura smentisce le bugie del Movimento 5 Stelle: il governo Meloni sostiene i cittadini italiani in difficoltà economica, ma lo fa attraverso misure che incentivano il lavoro, non per mezzo di inique, sterili e dispendiose politiche assistenzialiste", dichiara il senatore di Fratelli d'Italia Filippo Melchiorre, vicepresidente della commissione Finanze.


Oltre ai mercati, sono spiazzate anche le opposizioni. Giuseppe Conte è d'accordo sulla misura da tempo, e la sua critica, quindi, è sui tempi: "Ci criticano, ci snobbano, ci accusano di demagogia. Poi non riescono ad ammetterlo, ma devono darci ragione. Da marzo il @Mov5Stelle chiede un intervento sugli extraprofitti accumulati dalle banche per prendere da lì le risorse per sostenere i cittadini alle prese con rincari e caromutui. Sono passati 5 mesi e il Cdm si accorge dell'emergenza, quando le famiglie sono già in ginocchio da troppo tempo, E ora il Governo sembra accogliere la nostra proposta di una tassa sugli extraprofitti bancari" dice il presidente di M5s.

In controtendenza Carlo Calenda che considera "sbagliata" la tassazione sugli extraprofitti delle banche. Misure del genere "sono legittime solo in caso di eventi straordinari, vedi energia-guerra, che falsano in modo determinante il funzionamento del mercato". Così invece, per il leader di Azione "si stabilisce un precedente molto pericoloso". Mentre +Europa con Benedetto Della Vedova definisce un "grave errore" l'assenza del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a spiegare la misura dopo il Consiglio dei ministri.