Il governo francese ha deciso di nazionalizzare temporaneamente i cantieri Saint-Nazaire (STX) France. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia di Parigi, Bruno Le Maire, nel corso di una conferenza stampa, pur evitando accuratamente il termine "nazionalizzazione". Emmanuel Macron ha scelto così, anziché affidare le chiavi al gruppo italiano Fincantieri, considerato problematico, e in un certo senso mandando all'aria quanto era stato deciso dal suo predecessore all'Eliseo al termine di una trattativa di circa due anni. In sostanza, Parigi ha esercitato una sorta di diritto di prelazione con il quale lo Stato rastrellerà il 100 per cento del capitale, a fronte dell'attuale 33 per cento.Una manovra giustificata con la volontà di "difendere gli interessi strategici della Francia", anche se per stemperare le polemiche nate per la decisione di sbarrare la strada in modo plateale a una società di un partner europeo, l'Italia, che fa parte del mercato europeo, si è detto che si tratterebbe di una operazione temporanea, perché i cantieri di Saint-Nazaire "non hanno la vocazione" a restare sotto il controllo pubblico. Le Maire ha provato a gettare acqua sul fuoco. "Non c'è nessun sospetto sui nostri amici italiani", ha detto il ministro, sottolineando "la volontà di costruire un bel progetto industriale europeo" con "l'Italia" e con "l'industria Fincantieri". Le Maire ha poi aggiunto che "ci sono delle sfide in termini di impiego", specificando che il cantieri di Saint Nazaire hanno "prospettive di lavoro per i prossimi 11 anni" e per questo la Francia vuole avere "tutte le garanzie" affinché le competenze di Stx "non partano un giorno verso un'altra potenza mondiale economica".
Incontro a Roma giovedì prossimo
La prossima settimana andrà in scena probabilmente un'altra puntata decisiva di questa battaglia navale in corso tra Roma e Parigi. Le Maire martedì prossimo sarà a Roma per incontrare Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, e Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo Economico. Ad annunciare l'appuntamento in agenda è stato lo stesso ministro francese, ribadendo che il governo di Parigi ha proposto all'Italia un partenariato al 50% di STX France, ma che la sua proposta è stata rifiutata dagli "amici" italiani. Nel frattempo il titolo di Fincantieri in Borsa sta accusando il colpo, con un calo del 2,61%.
La risposta italiana: grave e incomprensibile
Gentiloni ufficialmente tace ma la risposta del governo è molto dura. Già stamani il ministro degli Esteri Angelino Alfano aveva ammonito l'Eliseo che "non accettiamo ultimatum". Poi, nel pomeriggio, è arrivata la reazione dei ministri dell'Economia e dello Sviluppo economico Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda. "Riteniamo grave e incomprensibile - hanno scritto in una nota - la decisione del governo francese di non dare seguito ad accordi già conclusi". I due ministri respingono quindi l'idea di una proprietà al 50-50 con i francesi. "Riteniamo che a fronte degli impegni già assunti da Fincantieri a tutela degli interessi francesi non sussista alcun motivo - affermano Padoan e Calenda - perché la società italiana, leader del settore, non possa detenere la maggioranza di Stx, società fino ad oggi sotto controllo di un gruppo coreano per i due terzi del capitale sociale. Riceveremo il ministro Le Maire martedì prossimo a Roma e ascolteremo la proposta del Governo francese partendo da questo punto saldo".
Macron rassicura: grande spazio per Fincantieri
Sul caso Stx, Emmanuel Macron ha voluto contattare il premier italiano proprio per "dissipare tutte le interpretazioni sbagliate". Anzi ha detto - riferiscono fonti dell'Eliseo - di augurarsi un "accordo" che veda "una grande partecipazione" di Fincantieri. "Questa - sottolineano le fonti - è senza dubbio una decisione transitoria presa per giungere ad un accordo, e noi ci auguriamo che si trovi un grande spazio per Fincantieri". Il presidente ha voluto insomma rassicurare sul fatto che non è vero che la Francia voglia impedire la strada agli investimenti italiani. Le stesse fonti rivelano inoltre che il premier Gentiloni è apparso sollevato.