Stop alle trattenute sindacali sulla pensione. I cittadini pensionati, infatti, attraverso il servizio My Inps, possono con più facilità verificare la presenza di quote associative trattenute sulla pensione ed eventualmente procedere alla revoca della delega sindacale alla riscossione. In alternativa, resta ferma la possibilità di presentare a mano o di inviare per posta la revoca, alla sede territoriale dell’Inps. A spiegarlo è stato l’Inps, con la circolare n. 85/2020, illustrando il decreto n. 31/2020.

Tale provvedimento, con un anno di ritardo, ha dato attuazione all’art. 25-ter del dl n. 4/2020, convertito dalla legge n. 26/2019. La norma, riguardo alle trattenute sindacali sulle pensioni, ha previsto l’obbligo, a carico degli enti erogatori di pensioni (Inps in primis), di fornire ai pensionati una «precisa e puntuale informazione». Il decreto, ha spiegato l’Inps, prevede, quale prioritaria e generalizzata, la modalità telematica di esposizione delle ritenute in pensione, al fine dell’assolvimento dell’obbligo informativo. Modalità da adottare in fase di riconoscimento e in quella d’erogazione della pensione: nel decreto di liquidazione della pensione; nei cedolini mensili; nella certificazione annuale. Le comunicazioni sono rese disponibili esclusivamente in via telematica ai pensionati in possesso di Pin; a mezzo posta, invece, ai pensionati non ancora in possesso di Pin.

I cittadini, accedendo al sito Inps tramite Pin, possono utilizzare una serie di servizi attivi nella sezione My Inps, tra i quali quello denominato Gestione deleghe sindacali su trattamenti pensionistici. Tramite tale servizio i cittadini sono informati della presenza e/o dell’assenza di trattenute sindacali e, in caso di presenza su una o più pensioni, possono procedere alla revoca autonomamente. In particolare, i pensionati possono comunicare o direttamente all’Inps la volontà di revocare la delega o attraverso l’organizzazione sindacale. La comunicazione diretta della revoca va fatta con il predetto servizio on line o, in alternativa, presentando la revoca alla competente sede territoriale dell’Inps con accesso in sede o con l’invio, con posta ordinaria o per raccomandata a/r, insieme a un documento d’identità in corso di validità.