Inps. Stop all'assegno quando il figlio diventa maggiorenne
Domanda di integrazione per il figlio maggiorenne
• svolgimento del servizio civile.
La condizione di “carico”, si ricorda, non è quella tradizionale (cioè fiscale), ma ricorre quando il giovane è inserito nella famiglia ai fini della disciplina sull’Isee. Particolari accorgimenti devono essere presi a cavallo della maggiore età dei figli. Infatti, l’Inps spiega che, qualora il figlio raggiunga la maggiore età successivamente all’invio della domanda (per esempio: domanda fatta a marzo per un figlio minorenne che diventa maggiorenne nel corso del successivo mese di luglio), il figlio ha la possibilità di fare un’autonoma domanda di Auu. Se lo fa, questa domanda del figlio fa decadere la “propria scheda” (di figlio) presente nella domanda del genitore e, di conseguenza, l’erogazione dell’Auu verrà fatta direttamente al figlio maggiorenne, ovviamente per la quota a lui riferita. Se il figlio diventato maggiorenne non presenta un’autonoma domanda, prosegue la validità della domanda originaria che, però, dal mese di compimento dei 18 anni, verrà messa dall’Inps in stato «evidenza» per consentire la sua integrazione con le dichiarazioni sulle condizioni richieste per il figlio maggiorenne.Per evitare lo stop dell’erogazione dell’Auu, il richiedente deve accedere on line alla domanda, selezionare la “scheda” relativa al figlio diventato maggiorenne e selezionare la presenza di una delle predette condizioni (frequenza corso formazione, tirocinio eccetera). Una volta integrata, la domanda va nuovamente in istruttoria per verifiche. Se l’esito è positivo, c’è riconoscimento dell’Auu anche per gli arretrati (dal mese successivo a quello di compimento della maggiore età). L’integrazione è possibile fino alla fine dell’anno di riferimento dell’Auu, vale a dire fino al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di presentazione della domanda originaria.