L'Italia è il Paese che ha conosciuto dal 2008 il declino più elevato della
situazione sociale di chi lavora: oltre il 12% degli occupati non riesce a
vivere del suo stipendio. Solo Romania e Grecia fanno peggio (oltre il 14%) ma
la loro situazione era grave già nel 2008: lo afferma lo studio Ue
sull'occupazione."Dal 2010 gli stipendi delle famiglie in Ue sono diminuiti, e i cali sono stati particolarmente profondi (oltre cinque punti percentuali in due anni) in Grecia, Spagna, Italia, Irlanda, Cipro e Portogallo", si legge nel rapporto. In generale in Europa dal 2008 al 2012 il numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale è salito di 7,4 milioni, ovvero oggi è un quarto della
popolazione europea (125 milioni) ad essere a rischio indigenza. E Italia,
Grecia e Irlanda sono i Paesi dove la situazione si è deteriorata maggiormente,
cioè hanno visto salire il numero delle persone in difficoltà di oltre cinque
punti percentuali in quattro anni. Dato il quadro fosco della situazione sociale
in Ue, la Commissione conclude che "nonostante i primi timidi segnali di ripresa
economica, mercato del lavoro e situazione sociale restano una grande sfida e il
carattere inclusivo della possibile ripresa è incerto".