Secondo uno studio recentemente elaborato da Actl – Sportello Stage, il 41% dei tirocinanti viene inserito in azienda al termine dello stage. "Lo stage - dichiara
Marina Verderajme, presidente di Actl – Sportello Stage - rappresenta per i giovani il principale strumento di accesso al mondo del lavoro, lo dicono i dati. Se ci stiamo davvero preoccupando per il loro futuro dobbiamo incentivare forme di ingresso nel mondo del lavoro come lo stage, non demonizzarle. In questo quadro ci auguriamo, perciò, che le regioni, nel recepire le linee guida nazionali, tutelino lo stage come strumento formativo e di orientamento e rafforzino il ruolo degli enti promotori nel rapporto con le istituzioni, le imprese e i tirocinanti".Il 41% dei giovani inseriti in stage, infatti, viene inserito in azienda. Nella fattispecie il 52% con un contratto a tempo determinato, il 23,5% con un contratto di apprendistato, l’8% con un contratto a tempo indeterminato, la restante percentuale con rapporti di collaborazione. È quanto emerge dalle indagini realizzate su un campione di 600 stage attivati da Actl – Sportello Stage tra il 1° luglio 2012 e il 31 dicembre 2012.Sportello Stage (da 14 anni ente promotore di stage) nell’ultimo anno ha attivato 7mila stage sul territorio nazionale."Lo stage - conclude Verderajme - permette ai ragazzi di farsi apprezzare in azienda e di arricchire con esperienze concrete il loro curriculum. Se fossero privati di questa possibilità verrebbe meno l’opportunità di confrontarsi direttamente con le realtà aziendali, con evidenti ricadute negative in termini occupazionali. E’ per questo che abbiamo deciso di lanciare una petizione a favore dello stage per garantire uno strumento fondamentale di accesso al mondo del lavoro". Per aderire alla petizione, dal titolo “Giù le mani dallo stage” , sarà sufficiente accedere al seguente indirizzo internet:
www.sportellostage.it/giulemanidallostage