Economia

Stage e tirocini. Così i giovani scelgono le aziende

Maurizio Carucci lunedì 12 agosto 2024

Cefriel giudicata tra le migliori aziende per gli stage

Cambiano le priorità dei giovani che danno maggiore importanza al tipo di mansione e alle attività da svolgere, mettendo in secondo piano la retribuzione. Secondo la 34esima edizione dell’indagine su Giovani e Lavoro, oggi sono le nuove leve a scegliere le aziende e non il contrario. A cominciare dal tirocinio. Lo stage si conferma infatti uno strumento privilegiato di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: la quasi totalità delle aziende dichiara di aver assunto una parte degli stagisti (79,45%) o tutti gli stagisti inseriti (12,33%). L’8,22% (in diminuzione rispetto al 12,07% del 2023) dichiara di non aver assunto alcun giovane perché, in accordo con il giovane, stage finalizzato alla formazione e orientamento (85,71%) o perché il giovane ha proseguito con esperienze all’estero (14,29%). L’ammontare dell’indennità di stage mensile per i tirocini extracurriculari varia dai 450 ai 600 euro per il 19,18%, dai 601 agli 800 euro per il 42,47% e dagli 801 ai 1000 euro per il 38,36% e oltre all’indennità il 47,30% prevede anche i buoni pasto e il 32,43% la possibilità di usufruire della mensa aziendale. Tra le imprese che attivano tirocini curriculari (per i quali non è prevista l’obbligatorietà dell’indennità) il 6,76% conferisce buoni pasto o la possibilità di usufruire della mensa aziendale.

Per attrarre e trattenere talenti, le imprese devono allinearsi alle aspettative e richieste dei giovani. I primi segnali di risposta includono un maggiore impegno nella formazione, maggiori opportunità di coinvolgimento nelle attività e nei progetti assegnati, e l’ampliamento dell'adesione allo smartworking anche per i nuovi assunti. Prosegue il profondo cambiamento, partito dopo la pandemia, nell’approccio dei giovani al mondo del lavoro in cui la qualità della vita, la qualità del lavoro e l’attenzione a sostenibilità ambientale e sociale precedono l’attenzione alla carriera. A fornire le linee guide di questo identikit sono stati i direttori Hr appartenenti a Gidp. La centralità della formazione è evidenziata dall'aumento significativo del contratto di apprendistato, che passa dal 29,50% al 50%, superando contratto a tempo determinato, il quale scende dal 32% nel 2023 al 20%.

«Le aziende si trovano di fronte a un vero e proprio cambio di paradigma, in cui le priorità dei giovani stanno ridefinendo il mercato del lavoro - ha spiegato Marjna Verderajme, presidente di Gidp -. Non è più sufficiente offrire una buona retribuzione; i talenti di oggi cercano crescita professionale, formazione continua e un coinvolgimento attivo nei progetti aziendali. È fondamentale che le aziende rispondano a queste nuove esigenze con un impegno concreto nella formazione e nella creazione di opportunità di sviluppo. L’adozione crescente del contratto di apprendistato, che ha raggiunto il 50%, è un segnale estremamente positivo. L’apprendistato rappresenta non solo una porta d’ingresso nel mondo del lavoro, ma anche un percorso di crescita e formazione che può fare la differenza nella carriera di un giovane. Allo stesso modo, l’estensione dello smartworking anche ai neoassunti riflette una necessità ormai irrinunciabile di flessibilità e work-life balance, aspetti sempre più richiesti dai giovani. Le aziende che sapranno adattarsi a queste nuove dinamiche saranno quelle che riusciranno ad attrarre e trattenere i migliori talenti, garantendo allo stesso tempo una crescita sostenibile e innovativa. La nostra indagine conferma che investire nelle persone e nelle loro competenze non è solo una scelta etica, ma una strategia vincente per il futuro».


Anche le priorità dei neolaureati in fase di colloquio stanno cambiando: se nel 2023 al primo posto c'erano retribuzioni e benefit, nel 2024 i candidati sono più interessati al tipo di mansione e alle attività da svolgere. Al terzo posto rimangono le tematiche come smartworking, work-life balance e orario flessibile/lavoro per obiettivi. Anche per le aziende, le mansioni e le attività da svolgere sono prioritarie, seguite dalla formazione e dalla retribuzione. Tuttavia, emergono discrepanze significative, poiché le aziende ancora sottovalutano l'importanza del work-life balance e del welfare aziendale, che sono prioritari per i candidati. Riguardo le politiche Esg i giovani hanno dato più importanza alla dimensione ambientale (37,66%). In particolare, emerge l’interesse per l’adozione di azioni per la riduzione del consumo di materiali non riciclabili. Al secondo posto si posiziona la dimensione sociale (32,47%) e infine la governance (29,87%). Crescono le difficoltà di reperimento di figure tecniche. Il 25% delle aziende afferma di inserire neolaureati che necessitano di ulteriore formazione, mentre il 22,66% ha difficoltà a trovare neolaureati per posizioni tecniche (18% lo scorso anno). Analogamente, il 21,09% segnala la necessità di neodiplomati in posizioni tecniche, e il 17,19% inserisce neodiplomati che richiedono ulteriore formazione. Solo il 9,38% non rileva particolari difficoltà. In fase di selezione, una volta accertate le competenze del candidato, le soft skills più apprezzate sono l’innovazione (28%), la creatività e l'originalità (18%), il problem solving (14%), la discrezione, umiltà e riservatezza (14%), la flessibilità (11%), l'autonomia (5%), la leadership (4%), l'attitudine al decision making (4%), e la fedeltà (1,3%).

Nel 2024, le aziende stanno investendo principalmente in produzione, commerciale e innovazione tecnologica. La maggior parte degli inserimenti di stagisti e neodiplomati/neolaureati è avvenuta nella funzione Produzione (15,58%), seguita da Commerciale, Progettazione e Amministrazione (tutte al 14,29%). Questi dati indicano un forte focus sulla capacità produttiva, espansione del mercato e innovazione dei prodotti.

I rapporti con le Università attraverso Placement/pubblicazione offerte lavoro&stage sul portale/Career day rimangono il canale più utilizzato nella ricerca di stagisti/neolaureati e costituisce il 27,92%. Il 18,18% dichiara che non c’è prevalenza di un canale. Si confermano come terzo canale i rapporti con Its e Scuole Superiori (16,23%) seguite subito dopo da social come Linkedin (15,58%). In diminuzione rispetto al 2023 la percentuale di aziende che ha fatto affidamento sulle Agenzie per il lavoro e le società di consulenza e selezione. Dal 2023 infatti, il 60% dei rispondenti ha dichiarato che non si è rivolta ad Agenzie per il lavoro o società di consulenza per la selezione di stagisti e neolaureati. Inoltre il 90% dichiara che il canale utilizzato nella propria azienda non è cambiato rispetto allo scorso anno.

La forma contrattuale maggiormente utilizzata nel 2024 è l’apprendistato professionalizzante, che sale al 50% rispetto al 29,55% del 2023, superando il contratto a tempo determinato, che scende dal 32% del 2023 al 20%. Cala la percentuale di aziende che ricorre al contratto a tempo indeterminato (20%, contro il 29,55% del 2023). L’8,57% utilizza contratti temporanei tramite Agenzia del Lavoro. Nel 70% dei casi, ai neoassunti viene data la possibilità di ricorrere allo smartworking, con due giorni a settimana o in modalità mista (entrambi 23,26%). Questa percentuale è significativamente più alta rispetto allo scorso anno, indicando la crescente difficoltà delle aziende ad attrarre giovani senza offrire questa flessibilità.

Solo il 24,29% delle aziende ha implementato l'Intelligenza Artificiale per la gestione del capitale umano. Tra queste, l'AI è stata impiegata principalmente per le attività di recruiting (40,76%) e per Training and Development (22%).

Il 37,04% delle aziende ha previsto iniziative per sostenere la genitorialità, come una maggiore flessibilità degli orari lavorativi. Il 17,59% offre inoltre l’integrazione di una assicurazione sanitaria e la maternità/paternità estesa.

Ecco le migliori aziende in stage

Undici premi (più uno) distribuiti a un totale di sette aziende, tutte aderenti al network della Repubblica degli Stagisti e dunque impegnate nel garantire ai giovani percorsi di formazione di qualità e buone condizioni di ingresso nel mondo del lavoro. Il webmagazine premia in particolare le aziende più generose con gli stagisti, cioè quelle che offrono l’indennità mensile più alta; le aziende che usano lo stage come un vero trampolino verso l’assunzione, trasformando la maggior percentuale di stage in contratti di lavoro; quelle che assumono più giovani anche senza passare dallo stage; e quelle che fanno un uso più intenso del contratto ​di apprendistato. Inoltre, c’è anche un premio speciale per le aziende che sono da più tempo al fianco della Repubblica degli Stagisti, sostenendo il suo lavoro di advocacy e rappresentanza dei giovani, per assicurare loro un mondo del lavoro più giusto e condizioni di ingresso dignitose. Le aziende vincitrici di quest’anno sono sette: Cefriel, società partecipata dal Politecnico di Milano specializzata in progetti di innovazione digitale; Mercer, che opera nella consulenza e nella soluzioni tecnologiche per lo sviluppo e l’organizzazione del capitale umano; Bip, una delle principali multinazionali della consulenza e la prima a matrice italiana; Bene Assicurazioni, compagnia assicurativa che opera in tutti i rami danni; EY, una delle "big four" della consulenza, multinazionale dei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction; Marsh, che opera a livello mondiale nell’intermediazione assicurativa e nella gestione dei rischi; Spindox, fra le prime 50 imprese in Italia nel settore dei servizi e dei prodotti Ict. Cefriel vince per il terzo anno consecutivo l'AwaRdS per il miglior rimborso spese. L'azienda offre infatti 1.000 euro al mese a tutti i suoi stagisti, sia curricolari sia extracurricolari, prevedendo anche una maggiorazione a 1.100 euro per stagisti fuorisede e a 1.200 euro in caso a fare lo stage siano persone che hanno effettuato master o dottorati. Inoltre a tutti offre buoni pasto da otto euro, notebook aziendale e l'accesso ad alcuni benefit, come per esempio corsi di formazione.

«Quella contro gli stage gratuiti è forse la battaglia più antica e importante della Repubblica degli Stagisti - sottolinea Eleonora Voltolina -. Per questo, nel nostro evento Best Stage ogni anno il primo premio che assegniamo è sempre quello che premia l'indennità più generosa a favore degli stagisti. Perché è importante che passi il messaggio che gli stagisti non vivono d'aria e d'amore: hanno delle spese e la formazione che ricevono non deve essere la scusante per pagarli poco - o, nel caso dei curricolari in cui ciò è purtroppo ancora legale in Italia, non pagarli per nulla. Qui diamo il messaggio contrario: garantire una buona indennità mensile ai tirocinanti è un atto di responsabilità e di lungimiranza». Altra categoria, il premio per il miglior tasso di assunzione post stage, che la Repubblica degli Stagisti assegna alle aziende che superano il 90% di assunti post stage. «Considerando che la media nazionale oscilla tra il 30 e il 40%, anche se i dati vengono divulgati dal ministero del Lavoro sempre con il contagocce e con molto ritardo - osserva Voltolina -. Queste aziende che usano davvero lo stage come un'anticamera dell'assunzione meritano davvero di essere conosciute e di ricevere un riconoscimento. E inoltre noi siamo ancor più stretti del ministero nel conteggiare le assunzioni post stage: per esempio, non consideriamo quelle con contratti di durata inferiore a un anno, quando invece per le istituzioni italiane se a uno stagista viene fatto un contratto anche solo di un mese, quello viene contato come un esito occupazionale positivo dello stage. Mentre noi pensiamo che vadano considerati solo i contratti che danno un minimo di stabilità ai giovani. Ci fa infatti particolarmente piacere notare che in tutti e tre i casi quest'anno le aziende vincitrici dei nostri AwardS non solo hanno assunto una percentuale altissima di stagisti, ma lo hanno fatto usando per tutti il contratto a tempo indeterminato». Cefriel, che ha 150 dipendenti, si aggiudica anche questo premio, avendo assunto praticamente tutti gli otto stagisti, di cui quattrto curricolari, accolti nel corso del 2023, e inoltre avendoli assunti tutti subito a tempo indeterminato. Altra vincitrice è l'azienda Mercer, con 108 dipendenti, che superato il 90% di assunzioni sui 17 stage, di cui 4 curriculari, attivati nel 2023. E poi Bip, con un numero di stage molto più alto delle altre due perché proporzionato al suo organico, che a oggi conta 3.275 dipendenti. Nel 2023 Bip ha accolto 290 stagisti, di cui 78 impegnati in un percorso curricolare. E i risultati sono stati appunto che di questi, oltre il 90% ha poi avuto un'assunzione stabile. Ma lo stage non è obbligatorio: non è l'unico modo con cui le aziende possono accogliere giovani in azienda. Per questo la Repubblica degli Stagisti dedica ogni anno uno dei suoi AwaRdS alle assunzioni dirette dei giovani, chiedendo alle aziende del suo network di fornire i dati su tutti gli under 30 assunti l'anno precedente senza il passaggio intermedio dello stage. Anche in questo caso, tre aziende vincitrici quest'anno. Tra queste di nuovo Bip: nello specifico 432 assunzioni dirette di under 30 nel corso del 2023, quasi tutte utilizzando il contratto a tempo indeterminato. A vincere il premio è anche Bene Assicurazioni: pur con numeri più piccoli (18 assunzioni dirette di under 30 nel corso del 2023), la proporzione resta elevatissima considerando che l'azienda è "giovane" nel panorama assicurativo italiano (è stata fondata a fine 2016) e conta a oggi poco più di 150 dipendenti. Si torna a numeri molto alti invece con la terza azienda vincitrice, EY, che ha effettuato nel 2023 ben 1.023 assunzioni dirette di under 30 nel corso del 2023: di queste, 337 sono state fatte usando il contratto a tempo indeterminato, e quasi 600 sono state fatte usando quello di apprendistato.

«All'apprendistato dedichiamo costantemente approfondimenti, trovando i dati anche inediti e interrogandoci sul perché questo contratto così conveniente per tutti venga usato invece così poco - precisa Voltolina -. Non bisogna dimenticare che l'apprendistato di primo e di terzo livello in Italia esistono praticamente solo sulla carta, dato che ogni anno riguardano poche centinaia di persone su tutto il territorio nazionale: un'opportunità sprecata. Per questo noi vogliamo premiare le aziende che invece credono in questo contratto». E le vincitrici quest'anno sono quattro: EY, Marsh, Bene Assicurazioni e Spindox. EY, oltre ai già citati 598 giovani assunti direttamente in apprendistato, ha anche utilizzato questo contratto per 408 delle sue assunzioni post stage: totale: 1.006 apprendisti assunti nel corso del 2023. Marsh, oltre ad aver scelto l’apprendistato per il 99% delle sue assunzioni post stage (ragguardevoli: il tasso è dell’81% sugli stage attivati nel corso del 2023), ha anche effettuato 35 assunzioni dirette di giovani con questa tipologia contrattuale. Bene Assicurazioni vince il premio per aver utilizzato il contratto di apprendistato per tutte le sue assunzioni post stage e per 18 assunzioni dirette di under 30 nel corso del 2023. Anche Spindox ha usato l'apprendistato per oltre il 90% delle sue assunzioni post stage (il suo tasso di assunzione post stage è stato del 72% nel 2023); cui si aggiungono i 76 under 30 assunti nel 2023 in apprendistato senza passare per lo stage. E infine, Spindox ha ricevuto un premio per i dieci anni di presenza nel network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti.