Bilancio 2021. “Sostenibilità, etica e artigianalità: il lusso secondo Mercedes”
Radek Jelinek, presidente di Mercedes Italia
Da sempre Mercedes è un brand premium dove eleganza delle forme e raffinatezza degli interni si coniugano a motori di ultimissima generazione che spaziano dall'endotermico all'elettrico. La strategia della Casa di Stoccarda oggi si rifocalizza sul concetto di lusso, reinterpretato attraverso l'eccellenza sui temi della sostenibilità, dell'etica e di quella perizia artigianale che solo i marchi di livello superiore riescono ad offrire. Una catena del valore che è parte integrante del percorso d'acquisto e incrocia esperienza fisica e digitale, garantendo le elevate aspettative dei clienti e assicurando una relazione costante e senza soluzione di continuità con il marchio.
"E' un concetto di lusso moderno, rivisto alla luce di valori nuovi", ha detto Radek Jelinek, Presidente e Ceo di Mercedes Benz Italia, in occasione della consueta conferenza stampa di fine anno dove è stata presentata anche l'ultima nata di Stoccarda, la Mercedes-AMG SL 63 4MATIC. "Molto più inclusivo e democratico - ha spiegato Jelinek - ma allo stesso tempo ancora più esclusivo e ricercato, espresso attraverso una concezione olistica che assicuri coerenza e credibilità: dalla carta che utilizziamo in ufficio, all'energia impiegata negli impianti di produzione. Nuovi nuovi punti cardinali che ci orientano verso i tre valori chiave della nostra strategia, quelli che oggi meglio identificano il concetto di lusso nella sua interpretazione più essenziale e moderna: sostenibilità, etica e artigianalità. Sono i nostri punti di riferimento - ha aggiunto - fondamentali in questa fase di profonda rivoluzione che sta investendo l'industria automobilistica, la più grande dall'invenzione dell'automobile. La transizione ecologica e l'elettrificazione vanno, infatti, accompagnati da un altrettanto forte processo culturale in cui questi valori faranno la differenza".
Questa metamorfosi ha come obiettivo la trasformazione dei clienti in veri e propri fan del brand, proprio come avviene in altre categorie merceologiche all'interno della sfera del lusso. E questo porterà le concessionarie ad essere dei punti di riferimento multichannel fondamentali. Facendo un bilancio dell'anno che sta per chiudersi, segnato a livello mondiale da una disponibilità di prodotto limitata dalla carenza di semiconduttori, Mercedes Benz Italia ha registrato una tendenza di acquisto orientata verso modelli di segmenti superiori, caratterizzati da allestimenti high-end che hanno contribuito ad aumentare la profittabilità delle vendite. "Un trend - ha sottolineato Maurizio Zaccaria, direttore vendite Mercedes-Benz Cars - che si conferma anche nei risultati di Mercedes-AMG che si prepara a festeggiare un anno record, con circa 2.000 unità immatricolate (1400 nel 2020). Ad oggi, il 33% sul totale delle Mercedes immatricolate in Europa è rappresentato da vetture xEV, una percentuale che in Italia si aggira intorno al 20%: circa 9.000 unità (1.000 BEV e 8.000 PHEV), su un totale di 45.000 vetture immatricolate nel 2021. Un risultato cui si aggiungono i numeri di smart che con 6.500 unità si conferma sul podio delle elettriche più vendute in Italia. Allo stesso tempo gli italiani continuano a dare fiducia alle motorizzazioni tradizionali di ultima generazione, in gran parte dei casi ibridizzate, la nostra assicurazione per una transizione sostenibile verso l'electric only". Fra le novità che arriveranno nel corso del 2022 in casa Mercedes ci saranno la EQB e EQE, EQE AMG, la SL ed entro fine anno la nuova GLC, il facelift di Classe A e B e la EQS SUV.
Per quanto riguarda la svolta elettrica però, l'Italia pare in netto ritardo. Secondo Jelinek “per rinnovare il parco auto circolante verso l'elettrico mancano soprattutto gli incentivi. In altri Paesi europei, penso ad esempio all'Austria, se un cliente acquista una auto elettrica ha un bonus di circa 40% rispetto allo stesso modello con motore endotermico. E questo fa sì che ci sia una spinta concreta verso la mobilità elettrica. Anche gli investimenti privati giocano un ruolo chiave sulla rete delle infrastrutture, quella per intenderci delle colonnine di ricarica. Sono fiducioso che quando avremo una crescita considerevole delle auto elettriche, di pari passo ci sia anche una rete più capillare dei punti ricarica. E magari anche una minore burocrazia nel rilasciare i permessi di installazione".
Ma secondo il numero uno di Mercedes Italia, nei prossimi anni uno dei punti fondamentali sarà quello dello svecchiamento del parco auto circolante. "In Italia abbiamo pochi programmi per abbattere la massa di vetture stravecchie che sono circa 20 milioni. Sto parlando delle auto Euro 4 e quelle precedenti. Sono auto più inquinanti e con dotazioni di sicurezza ormai superate. Quindi anche se in futuro avremo tante auto elettriche, ma ci saranno ancora queste auto in circolazione non avremo risolto nulla". Secondo Jelinek è quindi necessario che il governo trovi delle soluzioni per far rottamare queste auto con degli incentivi per l'acquisto di auto usate Euro 6.