Economia

Assolavoro. «La somministrazione contro crisi e sfruttamento»

Maurizio Carucci lunedì 6 aprile 2015
Nel 2014 gli occupati tramite Agenzia per il lavoro (Apl) mediamente per mese sono oltre 298.556, in aumento dell’8,7% rispetto a un anno prima. Una crescita a due cifre si registra per le ore lavorate: +10,6%. E per il monte retributivo: 11,1%. I dati sono diffusi da Assolavoro, l'Associazione nazionale di categoria delle Agenzie per il lavoro, che riunisce le Apl che producono circa l'85% del fatturato complessivo legato alla somministrazione di lavoro (pari a 5,7 miliardi di euro nel 2012) e contano in tutta Italia circa 2.500 filiali. L'Associazione nasce per garantire alle Apl standard più elevati di tutela e rappresentanza, nonché un'offerta integrata di assistenza e informazione. È riconosciuta quale parte sociale e interviene stabilmente alle audizioni convocate dal governo e dagli organismi parlamentari, per contribuire alla fase di elaborazione sia di nuove normative, sia di indagini conoscitive sul mercato del lavoro. Assolavoro aderisce a Confindustria e rappresenta l'espressione italiana dell'Eurociett, la Confederazione europea delle Agenzie per il lavoro.Intanto, in merito al volantino diffuso a Modena che pubblicizza contratti di intermediazione rumeni con riduzione del costo del lavoro del 40% e "niente Inail, Inps, malattia, infortuni, Tfr, tredicesima", Assolavoro ha chiesto un incontro urgente al ministero del Lavoro al fine diverificare l'opportunità di intensificare i controlli sugli operatori iscritti all'Albo del Dicastero e applicare le sanzioni previste dal nostro ordinamento ogni qual volta vi siano delle violazioni. Lo afferma l'associazione in una nota. Assolavoro ritiene il volantino indegno di un Paese comel'Italia che si è sempre distinto per una normativa sulla somministrazione di lavoro e sulle Agenzie per il lavoro riconosciuta come un modello europeo per garanzie per il lavoratore e parità di trattamento.Mentre sull''impianto della riforma del lavoro Stefano Scabbio, presidente di Assolavoro, si è espresso in maniera positiva; "per la ricollocazione, invece, si corre il rischio di replicare il flop di Garanzia giovani". "La frammentazione di procedure e modalità, regione per regione, assieme alla confusione generata da alcune di esse, è stata finora una delle cause del mancato raggiungimento degli obiettivi definiti con Garanzia giovani. Ora quella stessa frammentazione rischia di determinare un fallimento anche per la ricollocazione", aggiunge il presidente di Assolavoro.