Economia

Alimentare. Le proposte di Slow Food al G7 di Ortigia

Redazione Economia giovedì 12 settembre 2024

Un agricoltore al lavoro in un campo di fagioli di San Quirino, un presidio slow food

In vista del G7 Agricoltura, che si terrà dal 26 al 28 settembre a Ortigia, a Siracusa, Slow Food ha presentato la sua lista di proposte ai governi per un cibo buono, pulito e giusto per tutti:

1. Supporto alle aziende agroecologiche: Incoraggiare le aziende che utilizzano pratiche agroecologiche per preservare e rigenerare il suolo e la biodiversità, riducendo il consumo di risorse idriche.

2. Tutela degli allevatori e degli ecosistemi fragili: Supportare chi alleva nel rispetto degli animali e chi protegge ecosistemi fragili, soprattutto nelle aree marginali.

3. Educazione alimentare obbligatoria: Introdurre l'educazione alimentare in tutte le scuole e promuovere una ristorazione collettiva basata su prodotti freschi, locali e di qualità, riducendo lo spreco alimentare.

4. Politiche per ridurre gli sprechi alimentari: Implementare misure vincolanti per ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera alimentare, promuovendo il consumo responsabile.

5. Trasparenza nella catena alimentare: Garantire ai consumatori informazioni trasparenti e complete sui prodotti alimentari, promuovendo criteri minimi di sostenibilità negli acquisti pubblici di cibo.

6. Sostegno ai mercati locali e alla vendita diretta: Incentivare la vendita diretta e i mercati dei produttori per favorire un legame diretto tra agricoltori e consumatori.

7. Prezzo giusto per gli agricoltori: Garantire agli agricoltori un giusto compenso per il loro lavoro, anche attraverso la regolamentazione della produzione e vendita di OGM.

8. Promozione della ricerca scientifica: Sostenere la ricerca scientifica e l'innovazione tecnica, purché pubblica, accessibile e orientata verso il bene comune e le necessità delle comunità locali.

9. Sovranità alimentare globale: Promuovere politiche economiche e commerciali che garantiscano la sovranità alimentare per tutte le popolazioni, limitando il controllo delle multinazionali sul cibo.

10. Riduzione degli imballaggi: Introdurre l'obbligo per le aziende di ridurre al minimo gli imballaggi, limitando l'uso della formula "usa e getta" solo ai casi strettamente necessari.

«Il mondo sta attraversando una serie di crisi che non hanno precedenti. Il nostro modello di sviluppo sta erodendo le risorse naturali e la biodiversità senza restituire benessere ai cittadini, perché è basato su principi insostenibili: il falso mito della crescita infinita, l’iper produttivismo, il consumismo, lo spreco e lo sfruttamento dei lavoratori. Per affrontare queste crisi, secondo Slow Food, è necessario intervenire con urgenza, puntando su una nuova relazione con la natura e sulla diffusione di pratiche agroecologiche» hanno sottolineato Edward Mukiibi e Barbara Nappini, rispettivamente presidente di Slow Food e presidente di Slow Food Italia.

L'appuntamento Terra Madre Salone del Gusto

Negli stessi giorni del vertice del G7, si svolgerà a Torino la 15a edizione di Terra Madre Salone del Gusto, intitolata "We Are Nature", è legato agli obiettivi delle Slow Food Farm. L'evento internazionale, che si terrà a Torino presso Parco Dora dal 26 al 30 settembre, è organizzato da Slow Food, la Città di Torino e la Regione Piemonte. Il tema scelto per quest'anno è "We are Nature".

Il progetto Slow Food Farm

Slow Food ha presentato ufficialmente le Slow Farms, che nascono con l'obiettivo di sostenere l'economia locale e nutrire le comunità, preservando la biodiversità, la fertilità del suolo e le risorse naturali. Queste aziende agricole svolgono un ruolo cruciale nel promuovere pratiche sostenibili.

«Le Farms, saldamente radicate sul territorio, avranno un ruolo fondamentale - ha spiegato Mukiibi - nel riunire le comunità e contribuire a garantire accesso a un cibo buono, pulito e giusto per tutti contrastando le crisi climatica, ambientale, sanitaria e sociale».