Sistema duale. Risorsa per giovani, imprese e occupazione
«In netta ripresa l’apprendistato in tutte le aree del Paese - spiega Luigi Bobba, sottosegretario al ministero del Lavoro -. Nei 12 mesi del 2017 raffrontati al medesimo periodo 2016, l’apprendistato, in tutte le sue filiere, vede aumentare l’attivazione dei contratti di lavoro rivolti ai giovani del 21,3 per cento. Con 326.062 contratti di lavoro avviati nel 2017 l’apprendistato in Italia torna complessivamente a crescere evidenziando una consistente preferenza delle aziende verso questa tipologia di contratto di inserimento lavorativo che si mantiene in un range tra il 12 e il 15 per cento di tutte le forme contrattuali nella fascia di età 15/29 anni. Dopo un marcato calo nel 2015 conseguente agli incentivi rivolti al nuovo contratto a tutele crescenti e dopo un più modesto calo registrato nel 2016. Anche la Regione Toscana evidenzia un risultato positivo, infatti nei dodici mesi del 2017 sono stati avviati 28.097 nuovi contratti di apprendistato con un aumento del 19,3 per cento sul medesimo periodo del 2016. La crescita dell’apprendistato sta avvenendo contestualmente al rafforzamento e all’allargamento dell’offerta formativa professionalizzante della Iefp (Istruzione e Formazione Professionale) e alla diffusione nel Paese del nuovo Sistema Duale e conferma il crescente interesse che in questa filiera formativa ripongono famiglie e studenti. Inoltre il rilevante peso del tessuto produttivo manifatturiero nell’economia nazionale richiede che i percorsi formativi sappiano garantire un sempre maggiore livello di competenze professionali e conseguentemente crescenti tassi di inserimento lavorativo».
Per Cristina Grieco, coordinatrice della Conferenza delle Regioni e assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Toscana, «il sistema duale è una straordinaria opportunità per i nostri giovani». «La Regione Toscana - continua Grieco - ha creduto fin da subito in questo sistema, avviando numerosi progetti di collaborazione e intese volte proprio a implementare il raccordo tra formazione e mondo delle imprese e delle professioni. Dal prossimo anno scolastico partiranno per la prima volta nella nostra Regione 21 corsi per il conseguimento della qualifica professionale e gli alunni in uscita dalle scuole medie potranno assolvere l’obbligo di istruzione anche in questo canale. Intendiamo valorizzare questo strumento di apprendimento che offre ai giovani la possibilità di sviluppare, all’interno dei percorsi formativi, competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro. Ruolo cardine quindi è svolto dal mondo delle imprese che può costruire le reali occasioni ai nostri giovani di imparare lavorando, consentendo così di acquisire quelle capacità e competenze che anche il tessuto produttivo richiede. A livello di Conferenza delle Regioni abbiamo svolto un lavoro importante, anche se non semplice in quanto le Regioni sono molto diverse. Abbiamo avuto la volontà di fare un cammino con un comune obiettivo: offrire a tutti i giovani del nostro Paese le stesse opportunità. Un cammino positivo, in quanto tante Regioni stanno partendo e hanno colto questa grande opportunità».
«Con questo incontro - conclude Paola Vacchina, presidente nazionale di Forma - abbiamo voluto tracciare un primo bilancio di una legislatura caratterizzata dalla riforma dell’apprendistato e dalla sperimentazione del Sistema Duale nella Istruzione e Formazione Professionale (Iefp), con un ottimo impegno del referente del ministero del Lavoro, delle Regioni, degli Enti di formazione e anche di migliaia di aziende e delle parti sociali. La formazione per i giovani è uscita dal cono d’ombra in cui era stata relegata, non è più considerata di serie B, anzi è vissuta da giovani e famiglie come una grande opportunità. Soprattutto, anche grazie al Duale, comincia ad essere presente in Regioni in cui storicamente non la si conosceva. Risultati importanti, che spingono gli Enti di Forma a rinvigorire la loro dedizione e a chiedere alle forze politiche di impegnarsi per portare avanti questo grande progetto per il Paese nella prossima legislatura».