Sindacati costruzioni. «Sì a responsabilità, no a black out produttivo»
«In queste giornate così delicate deve prevalere innanzitutto il senso di responsabilità: si devono attenere alle disposizioni delle autorità sanitarie, rispettare le indicazioni del ministero della Salute per la corretta profilassi (lavarsi spesso le mani, mantenere le adeguate distanze, ridurre al minimo i rischi eccetera), e se serve fare qualche sacrificio anche significativo (pensiamo ai tanti lavoratori che dopo settimane di lavoro in cantiere vogliono tornare a casa). Questo non deve voler dire però un black out totale delle attività produttive: le fabbriche e i cantieri devono andare avanti, organizzando il lavoro (entrate e uscite scaglionate, riorganizzazione dei permessi e dei rientri, ecc.) e gli stessi spazi comuni (dalle mense agli spogliatoi, alle residenze collettive) al fine di ridurre al minimo ogni rischio». Così dichiarano in una nota i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi.
«Al riguardo, ogni caso va valutato singolarmente e per quello che è, seguendo i consigli delle strutture sanitarie preposte e richiedendo, se necessario, consulenze mirate. Per queste ragioni – continuano i sindacalisti delle costruzioni – si dovranno nelle prossime ore richiedere incontri con tutte le direzioni aziendali e di cantiere al fine di organizzare meglio i lavori, valutare se vi siano strumenti di flessibilità possibili (dallo smart working già iniziato per le attività impiegatizie al lavoro a turni più ridotti per gli operai, anche ricorrendo ad accordi sindacali per l’eventuale smaltimento di permessi e ferie residue, ove ciò sia compatibile), organizzare meglio gli spazi comuni e, se ritenuto utile, procedere alla sanificazione di specifici ambienti, organizzare la mobilità delle squadre ove strettamente necessario, favorire turnazioni in grado di conciliare meglio esigenze familiari con quelle produttive e – nelle ipotesi strettamente necessarie – ricorrere a sospensioni temporanee con immediato ricorso agli ammortizzatori sociali (ordinari o in deroga). Al contempo sarà necessario, attraverso le Rsu, tenere informati i lavoratori dei vari reparti e cantieri, magari tramite Whatsapp ed email».
«Facciamo quindi appello a tutte le lavoratrici e ai lavoratori per il massimo senso di responsabilità, a prestare grandissima attenzione a tutte le indicazioni utili per le necessarie profilassi, così come chiediamo alle imprese di concordare le migliori soluzioni possibili per garantire la continuità produttiva nel rispetto delle legittime preoccupazioni di lavoratrici e lavoratori. Ovviamente – concludono Panzarella, Turri e Genovesi – nessuna decisione unilaterale, nessun colpo di mano, nessuna possibile strumentalizzazione da parte di qualche forza politica o imprenditore furbetto sarà tollerata, e si dovrà sempre agire seguendo esclusivamente le indicazioni delle autorità pubbliche preposte».