Contro l'aumento dell'aliquota Inps. Protesta di freelance e professionisti: #siamorotti
"I giochi non sono ancora fatti: l’aumento dell’aliquota Inps può ancora essere fermato con un emendamento in Commissione Bilancio del Senato", dicono le associazioni di professionisti e freelance a partita Iva. Perciò Acta, Alta Partecipazione e Confassociazioni hanno indetto #siamorotti, un’azione "per rompere il silenzio e portare alla ribalta l’assurdità dell’aumento al 33% della nostra aliquota Inps".
"#siamorotti - spiegano - perché questo governo parla del nuovo, ma guarda solo al vecchio; #siamorotti perché questa Inps ci usa come bancomat, per riempire le casse vuote di altre gestioni. #siamorotti perché questa crisi sta erodendo i nostri redditi, le nostre competenze, il nostro futuro". La manifestazione di protesta si terrà mercoledì 3 dicembre alle 19.33 nei coworking di Milano, Roma, Firenze, Palermo e vedrà simbolicamente la rottura di un salvadanaio con il martello.
"Se la legge di Stabilità non verrà cambiata, contemplando quantomeno il blocco dell’aumento dell’aliquota contributiva per le partite Iva iscritte alla gestione separata - sottolineano le tre associazioni - sarà portato a compimento un disegno che spingerà fuori dal mercato del lavoro centinaia di migliaia di freelance, professionisti e lavoratori della conoscenza". Secondo Acta, Alta Partecipazione e Confassociazioni, infatti, "la somma della revisione dei minimi (che per autonomi e professionisti comporta una stretta sui ricavi e un incremento del prelievo fiscale) e della ennesima crescita dell'aliquota previdenziale renderà ancora più insostenibile la vita di autonomi e professionisti. Nel momento in cui si stanziano risorse per dipendenti (80 euro), imprese (Irap), artigiani e commercianti (minimi + Inps), è paradossale che il lavoro autonomo e professionale divenga il bancomat dello Stato, spingendo sotto la soglia della povertà intere generazioni di lavoratori indipendenti".