Occupazione. Shell investe sulle startup dei giovani della Basilicata
Antonella, Anna Maria e Giuseppe sono i tre giovani imprenditori lucani premiati da Shell Italia a Maranello. Hanno avuto il coraggio di non scappare. E la loro intuizione si è tradotta in lavoro. Assieme a loro altri 14 giovani hanno partecipato al percorso annuale ideato dalla multinazionale. «Il programma Shell Inventa Giovani – spiega Marco Brun, presidente e amministratore delegato di Shell Italia – va proprio nella direzione di contribuire alla creazione di nuove startup e nuova occupazione sul territorio lucano. E come tutte le iniziative di investimento sociale, anche questa ha sempre un ritorno di gran lunga superiore ad ogni possibile guadagno economico legato all’attività estrattiva. Perché investire nei giovani significa investire nel futuro di chi, anche quando gli idrocarburi saranno finiti, continuerà a vivere e lavorare nella sua terra». L’iniziativa a favore dei giovani è un altro legame importante tra Shell e il territorio lucano. L’attività estrattiva in Basilicata rappresenta un contributo importante allo sviluppo locale. Non solo in termini di royalties petrolifere, che hanno raggiunto e superato i due miliardi di euro dall’inizio delle operazioni nel 1998. I dati Istat restituiscono una fotografia della Basilicata decisamente in controtendenza: grazie all’industria estrattiva registra il Pil pro capite più alto (20.275 euro) rispetto alle altre regioni del Sud (poco più di 18mila euro), un tasso di disoccupazione del 12,8%, inferiore a una media di oltre il 20% delle regioni limitrofe, bassi livelli di indebitamento e minore pressione fiscale. E parlando di turismo nella sola Val d’Agri le strutture ricettive sono addirittura raddoppiate: dalle 42 nel 2006 alle 80 nel 2017, con le presenze passate da 45.973 a 96.119 con picchi durante i mesi più caldi.
«Ma sviluppo del territorio – prosegue Brun – significa anche creazione di posti di lavoro, diretti o indiretti. Ha significato e significa favorire la nascita dell’indotto. I servizi industriali necessari allo svolgimento delle attività occupano circa 3mila persone, ma anche ai 10mila posti di lavoro sostenuti dalle royalties nella pubblica amministrazione e nei servizi sociali».
Nel corso della serata sono state illustrate le attività formative dell’edizione 2019, la decima dall’inizio del programma di investimento sociale che sinora ha consentito la nascita di 16 startup lucane. Nei prossimi mesi i giovani di età compresa tra 18 e 35 anni potranno iscriversi e seguire quattro workshop: “Idee Brillanti”, il primo dei quali si terrà il 29 aprile, due corsi “Diventare un imprenditore di successo” e quattro workshop tematici dedicati alla contrattualistica aziendale, alle risorse umane, al marketing e alla finanza. Altra novità l’avvio, previsto sempre nel 2019, di Shell Inventa Giovani a Taranto, nell’ambito del progetto Tempa Rossa che vede coinvolta Shell insieme a Total e Mitsui.
«In questi nove anni – ha concluso il manager – abbiamo avuto modo di conoscere tanti giovani lucani di talento, attaccati al proprio territorio, in cui vedono delle opportunità e delle potenzialità tali da spingerli ad avviare un’impresa che, basata in Basilicata, non perde di vista le opportunità che derivano da un mondo sempre più globalizzato ed esigente».
Durante la cerimonia di premiazione sono state anche presentate le tre startup nate nel 2018: 'Terre di Basilicata', impresa di e-commerce di prodotti tipici lucani, 'Emporio arcobaleno', impresa commerciale di articoli per feste, 'Casa easy', che si occupa di edilizia tradizionale e bio - edilizia.
Shell Inventa Giovani non è una iniziativa solo italiana, ma fa parte di un progetto globale denominato Shell Livewire, svolto a livello mondiale in 15 Paesi dalla compagnia anglo-olandese in partnership esclusiva con una società non profit inglese leader nel campo dello sviluppo economico.