Settore fieristico. Produce dieci miliardi di euro l'anno e occupa 90mila persone
Un evento fieristico
Maurizio Danese, presidente dell'Aefi - Archivio
L'alleanza Aefi-Ice per esportare il "made in Italy" nel mondoIl settore fieristico è uno straordinario vettore di crescita per le imprese del made in Italy ancora però poco presente all’estero, dove gli attori italiani sviluppano in media meno del 10% dei loro ricavi complessivi. «Per questo la sfida, già nel medio termine, consisterà nella creazione di uno strumento in grado di assecondare la crescita delle manifestazioni leader fuori dai confini nazionali», sottolinea Danese. «Le fiere, le manifestazioni e gli eventi - mettendo in contatto diretto domanda e offerta - sono la perfetta ribalta per porre al centro l’impegno di Ice, il cui obiettivo prioritario è di contribuire a sviluppare il commercio estero che trova un suo momento fondamentale nella presenta del made in Italy ai padiglioni fieristici, sia in Italia che all’estero. Nella Giornata mondiale delle fiere ricordiamo l’alleanza tra Aefi e Ice, grazie alla quale, solo nel 2022, abbiamo coinvolto circa 7mila imprese e 8mila operatori nelle 90 manifestazioni fieristiche in Italia e nelle quasi 250 realizzate all’estero. Per il 2023 contiamo di migliorare ulteriormente, centrando l’obiettivo di raggiungere le oltre 100 manifestazioni in Italia, più di 260 all’estero. Gli ambiti rappresentati sono, in modo particolare, quelli dei settori del Food, Fashion e Forniture, e più in generale di tutto il bello e ben fatto in Italia. L'industria fieristica è un asset strategico anche in chiave turistica, portando con sé milioni di persone che hanno l’opportunità di visitare le nostre eccellenze artistiche, enogastronomiche e culturali». Queste le parole del presidente di Ice Matteo Zoppas. Lo spunto è lo studio realizzato da Roland Berger per Aefi. Nel documento, condiviso nella sua strategia dall’Associazione e ora al vaglio dei player di settore e istituzionali, la ricetta per favorire il salto di qualità internazionale passa dalla “Call to action”, avviata oggi. I passaggi successivi previsti riguarderanno l’adesione degli operatori fieristici e delle principali rassegne a una piattaforma (“Club deal”), l’elaborazione di un programma condiviso con la definizione degli incroci strategici e il matching manifestazioni/Paesi-obiettivo, la quantificazione degli impatti economici e degli investimenti, anche in ottica di acquisizioni, il coinvolgimento delle istituzioni (ministeri competenti, Ice, Simest…). Il “Club deal”, secondo il documento Aefi/Roland Berger, sarà una piattaforma aperta a tutte le manifestazioni internazionali leader del prodotto-Italia con un duplice obiettivo: assecondare ancora di più la crescita delle esportazioni e consolidare una presenza della quarta industry fieristica mondiale anche grazie a finanziamenti a supporto dello sviluppo globale del brand tricolore. Una regia unica, coordinata e condivisa da tutti i player che saranno liberi di partecipare o meno a iniziative - anche comuni e suddivise per filiere – in funzione delle loro scelte di portafoglio. «L’obiettivo - afferma Danese – è accompagnare le nostre imprese nel mondo sotto un’unica bandiera e colmare il gap internazionale del nostro sistema per condurlo sui valori di Francia e Germania, le cui manifestazioni all’estero incidono quasi per il 30% del fatturato complessivo». Secondo Francesco Calvi Parisetti, partner di Roland Berger Italia, «quello fieristico è un sistema che garantisce alle aziende italiane uno strumento a basso costo in grado di fornire un’elevata esposizione verso l’estero grazie agli eventi internazionali leader organizzati in Italia. Se da un lato resta dunque indispensabile continuare a sostenere le manifestazioni nel nostro Paese, dall’altro, invece, diviene sempre più cruciale supportare il rafforzamento internazionale degli attori anche al di fuori dei confini nazionali. Le fiere devono divenire sempre più una leva di politica industriale per il Paese, a supporto delle filiere d’eccellenza del Made in Italy. Per questo è fondamentale non perdere ulteriore terreno rispetto ai Paesi competitor e provare a colmare il gap sull’estero con un’azione coordinata di sistema».Assunzioni in vari settori
Il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica seleziona costantemente le migliori risorse da porre a servizio del Paese, per la salvaguardia della sicurezza nazionale e per la tutela degli interessi strategici in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale. In questo contesto, l’Intelligence italiana pubblica uno specifico avviso di ricerca rivolto a giovani professionalità con formazione e competenze nei seguenti settori: • algoritmica per la crittoanalisi;• fotointerpretazione di immagini satellitari;• tecniche di machine learning per il riconoscimento biometrico.Oltre alle competenze tecniche, sono richiesti affidabilità e sicurezza, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle Istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza. All’esito di un preliminare screening curriculare, i candidati saranno sottoposti alle previste procedure selettive, comprendenti la verifica del possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale e dei requisiti di affidabilità e sicurezza. In caso di assunzione, la qualifica professionale attribuita terrà conto degli esiti della selezione, dei titoli di studio e delle esperienze professionali del candidato. La presentazione delle candidature è aperta fino alle ore 24 del 30 giugno 2023. Per entrare a far parte dell’Intelligence italiana, resta sempre aperta la possibilità di presentare la propria candidatura spontanea attraverso la procedura on line della sezione “Lavora con Noi”. I profili professionali di maggiore attenzione al momento in relazione ai settori di intervento sono quelli di: • analista (in ambito geopolitico, del contrasto ai fenomeni del terrorismo e dell’eversione);
• esperto in campo economico (golden power, green economy e transizione energetica);
• conoscitore di lingue rare e dialetti d’area;
• tecnico della sicurezza cibernetica e nel campo dei droni;
• esperto nella ricerca informativa.