Economia

Servizio civile. Ancora lontano l'obiettivo di 50mila opportunità l'anno

Redazione Romana venerdì 14 agosto 2020

Giovani del servizio civile ricevuti da Papa Bergoglio

Con il decreto Agosto il governo stanzia ulteriori 20 milioni di euro per il servizio civile nel 2020. È una piccola buona notizia. Rispetto alla richiesta che 155 enti di servizio civile e della rappresentanza degli operatori volontari avevano rivolto al presidente del Consiglio Conte e al ministro Spadafora (risorse per 50mila opportunità di servizio ogni anno) significano 40mila posti per il 2020. Mancano risorse per almeno altri 10mila posti. Adesso Cnesc-Conferenza nazionale enti di servizio civile, Forum nazionale servizio civile e Rappresentanza nazionale degli operatori volontari proveranno a chiedere emendamenti nella conversione del decreto, per evitare che l’avvio della programmazione triennale coincida con tagli pesantissimi ai programmi depositati dagli enti. «Siamo consapevoli però - scrivono in un comunicato congiunto Cnesc, Forum e Rappresentanza - che il vero bando di prova sarà la legge di stabilità 2021-2013. Infatti le prospettive per il 2021 e il 2022 sono drammatiche. Ci sono risorse per 18mila e 19mila posti, frutto di miopia dei governi passati. Non è un buon segno che dopo tre opportunità (SalvaItalia, Rilancio, Agosto) e 100 miliardi di euro stanziati, per il servizio civile siano arrivati al momento solo 41 milioni di euro».

Nonostante le tante idee e proposte, gli sforzi concreti messi in campo dalle organizzazioni e dagli operatori volontari durante la fase acuta della pandemia, il governo non ha ancora deciso di investire sul servizio civile universale. Investimento per far vivere 12 mesi di impegno e presa di consapevolezza ai giovani, potenziamento dei servizi per i cittadini e le comunità locali, sostegno agli enti locali e al Terzo settore per la realizzazione dei programmi presentati al 29 maggio per 62mila posti di impiego. Un servizio civile universale alle prese con una riforma ambiziosa, ma su punti qualificanti priva di strumenti e di risorse. Anche questo sarà un tema su cui dialogare con il ministro Spadafora già da settembre.