Economia

Comuni. Famiglie disagiate, assegni senza aumenti

Daniele Cirioli martedì 8 marzo 2016
Nel 2016 non ci sarà nessun aumento degli assegni erogati dai Comuni alle famiglie disagiate. Restano confermati i valori dello scorso anno, per via dell’indice Istat risultato pari a zero (in verità negativo, – 0,1%, ma considerato pari a zero per evitare deprezzamenti). Pertanto, per quest’anno ancora l’assegno mensile di maternità vale 338,89 euro, mentre quello al nucleo familiare sempre su base mensile 141,31 euro. Anche i limiti Isee per il diritto alle prestazioni restano fissati nelle stesse misure dell’anno scorso, ossia, rispettivamente, 16.954,95 euro per l’assegno maternità e 8.555,99 euro per l’assegno al nucleo familiare.Assegno al nucleo familiare È una particolare prestazione per i nuclei numerosi. L’assegno, infatti, va richiesta al Comune di residenza che lo concede, anche se poi è erogato materialmente dall'Inps, a condizione che siano soddisfatti due requisiti: nel nucleo devono essere presenti almeno tre figli minori e il valore dell'Isee del nucleo non deve superare una certa soglia, che anche per il corrente anno è fissata in 8.555,99 euro. L'importo dell'assegno mensile per il 2016 è pari a 141,31 euro; pertanto, su base annua (cioè per 13 mensilità), la prestazione quest'anno vale 1.837,03 euro. Perché la famiglia possa aver diritto all'intera prestazione è richiesto, inoltre, che il valore Isee, con riferimento ai nuclei familiari composti da cinque componenti, di cui almeno tre figli minori, non superi l'importo pari alla differenza dell'Isee previsto per il diritto all’assegno e la misura dello stesso assegno su base annua: quindi euro 6.718,96.Assegno di maternità Viene corrisposto alle donne, cittadine italiane, comunitarie o straniere in possesso di carta di soggiorno, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento che non hanno altra tutela di maternità. L'assegno, per tutti gli eventi ricadenti nel corso del 2016, vale 1.694,45 euro, ossia 338,89 euro mensili per cinque mensilità. La prestazione, da richiedere al comune di residenza entro sei mesi dall'evento, spetta in misura intera solo se la richiedente non percepisce altre indennità di maternità obbligatoria. In caso contrario, spetta la quota differenziale. Inoltre è necessario che il nucleo familiare (con riferimento a quello standard di tre componenti), possegga un Isee non superiore a euro 16.954,95.