Sicurezza. Arrivano anche in Italia i semafori conta-secondi
Un semaforo “a tempo”: all'estero esistono ovunque e da molti anni
Ci sono voluti più di 7 anni, ma tra pochi mesi anche in Italia potremo avere semafori dotati di conta-secondi. Non si tratterà di una novità assoluta perché in alcune città esistono già, ma la loro installazione non era mai stata regolata ufficialmente. Ora invece il Ministero delle Infrastrutture ha pubblicato il decreto che disciplina le “caratteristiche per l’omologazione e per l’installazione di dispositivi finalizzati a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci dei nuovi impianti semaforici”. Via libera dunque ai display che informano automobilisti e pedoni sul tempo rimanente prima che scatti il rosso o si accenda il verde, da tempo molto diffusi all’estero.
Le nuove lampade non saranno obbligatorie, ma dovranno essere montate e finanziate dalle società che gestiscono quel determinato tratto di strada, in accordo a quanto stabilito con il nuovo decreto: i timer saranno riservati a semafori nuovi e anche usati, purché questi abbiano nuovi lanterne e regolatore semaforico. I misuratori andranno posizionati sopra il rosso, non potranno raggiungere il numero 0 (ma si dovranno fermare all’1), avranno un diametro di 20 cm o 30 cm, a seconda che i numeri al loro interno siano 2 o 3 e non conteggeranno i secondi quando la luce sarà gialla.
La sperimentazione di questi sistemi era stata autorizzata dal 2013, ma nessuna norma era poi stata emanata per disciplinare la giungla di sistemi. Il dispositivo che chiude definitivamente la partita entrerà in vigore il 19 dicembre e, almeno in linea teorica, i primi “timer” potrebbero essere applicati entro la fine dell'anno. Quelli già in uso potranno eventualmente rimanere in servizio, ma solo se rispetteranno i criteri di omologazione e se non sono posizionati più di 4 metri sopra il piano viario.