Economia

ECONOMIA. Sconti «verdi» per elettrodomestici e auto

Nicola Pini giovedì 5 febbraio 2009
Auto, ma non solo. L’intervento del governo per spingere i consumi prende forma e si allarga a elettrodomestici e arredamento. Ieri pomerig­gio al termine di un vertice tra Silvio Berlusconi e di­versi ministri è spuntata una prima bozza del provve­dimento anti-crisi che sarà varato domani. In base al­le indiscrezioni il bonus rottamazione per le auto sa­rebbe di 1000 euro, 2000 euro per quelle alimentate con carburanti «verdi» e 300 euro per le moto. Inoltre sarebbero in arrivo sconti fiscali sull’acquisto di mobi-­li, frigo, lavatrici. Il testo però non è definitivo e il mi­nistro dello Sviluppo Claudio Scajola frena, definendo «prive di fondamento le cifre circolate sui singoli prov­vedimenti ». Le misure «sono in corso di definizione in queste ore – ha spiegato – tenendo conto dei vincoli di finanza pubblica, dell’esigenza di sostenere la domanda interna e ridurre l’inquinamento, come stanno facen­do anche altri Paesi».Confermata l’intenzione di «pro­cedere per decreto nel Consiglio dei ministri di ve­nerdì ». Nei giorni scorsi si era parlato di un bonus rot­tamazione intorno ai 1400-1500 euro, una cifra più con­sistente di quella circolata ieri. Nelle prossime 24 ore si definiranno i dettagli della manovra e se ne verifiche­ranno le coperture. I costi sono stati ipotizzati oltre il miliardo di euro ma parte delle risorse verrebbero re­cuperate dalle maggior entrate fiscali frutto dell’allar­gamento del mercato. Secondo le stime dello Svimez nel solo settore auto nel 2009 saranno persi circa 98mila posti di lavoro. Non a caso le misure governative riguarderanno innanzitut­to le quattro ruote. Secondo la bozza circolata ieri il bo­nus da 1.000 euro scatterebbe per chi rottama una vet­tura con emissioni Euro 0, 1 e 2 immatricolata entro il 1999 e ne acquista una Euro 4 o 5. Oltre allo sconto ci sarebbe un’esenzione dal bollo per tre anni. Incentivo di 200 euro per chi acquista vetture «verdi», cioè ali­mentate a metano, Gpl, elettriche o idrogeno. Le agevolazioni per l’acquisto di frigoriferi, lavastovi­glie, lavatrici ed elementi di arredamento potrebbero arrivare invece attraverso una detrazione Irpef pari al 20% del prezzo. Un incentivo che potrebbe essere su­bordinato alla ristrutturazione delle abitazioni e che a­vrebbe un tetto di spesa (si parla di 10.000 euro). Nei giorni scorsi Berlusconi aveva parlato anche di agevo­lazioni per il credito al consumo. Si vedrà domani. Al vertice a Palazzo Grazioli ieri c’erano oltre al premier e Scajola il ministro dell’Economia Tremonti, Sacconi ( Welfare), Calderoli (Semplificazione legislativa), Fitto (Affari regionali) e Prestigiacomo (Ambiente). Il gover­no conferma anche l’impegno a portare a 8 miliardi di euro il fondo biennale per gli ammortizzatori sociali. Ma su questo manca ancora l’accordo con le Regioni per stabilire quote e modalità del co-finanziamento. Il governo parla di «risorse che non ha», accusa l’ex mi­nistro Tiziano Treu (Pd). Sempre in pressing la Cgil che annuncia iniziative di protesta se entro la settimana l’esecutivo «che è già in ritardo» non definirà gli stan­ziamenti per gli ammortizzatori.