In Abruzzo, secondo i dati Istat di agosto, il tasso di
disoccupazione si è attestato all'11,9%, in discesa rispetto ai mesi
scorsi, secondo una tendenza che è partita dall'inizio dell'anno e che ha
avuto solo uno stop a giugno. Le politiche della Regione sono indirizzate a sanare questa piaga sociale, che spesso spinge le nuove generazioni a fuggire e ad abbandonare territori che pure hanno enormi potenzialità."Guardiamo ai giovani senza dimenticare che il tessuto sociale della regione da anni è sotto stress - spiega
Marinella Sclocco, assessore regionale alle Politiche giovanili - ma il peso della crisi segna ancora le politiche occupazionali e di sviluppo. È difficile toccare con mano la ripresa. Gli indicatori nazionali ci parlano di una inversione di tendenza rispetto al passato. Che non significa, voglio precisare, pronti via! L'economia e i consumi ripartono a gonfie vele, l'occupazione sale e il Pil riprende a viaggiare a ritmi apprezzabili. Più che altro significa che dobbiamo avere la forza di canalizzare la ripresa e capire da che parte indirizzare i nostri giovani".Un ruolo importante, in questo senso, lo sta svolgendo il programma europeo Garanzia giovani, uno strumento di sostegno per coloro che non si trovano né in situazione lavorativa né seguono un percorso scolastico o formativo. È la
Neet generation (
not in education, employment or training), quel pezzo di Europa che nel 2013 vale 7,5 milioni di giovani, con un costo sociale pari all’1,2% del Pil dell’Unione europea. "In Abruzzo - continua Sclocco - Garanzia giovani può contare su una dotazione finanziaria di circa 40 milioni di euro. A inizio legislatura abbiamo riscritto il programma che ora può contare su 20mila giovani iscritti e 8mila aziende pronte a offrire tirocinio. Accanto a Garanzia giovani c'è poi la carta del nuovo Fse (Fondo sociale europeo) 2014-2020 per il quale la Regione Abruzzo ha ottenuto il via libera della Commissione europea con una dotazione finanziaria di 142 milioni di euro. Una parte rilevante del Fondo è destinata alle politiche sociali, frutto di una precisa scelta politica della Giunta regionale che su quel settore ha fissato una dotazione del 23% dell'ammontare complessivo mentre la Commissione europea, nelle sue raccomandazione, aveva invitato le Regioni ad attenersi a una percentuale intorno al 20". In questo senso, le risorse destinate all'inclusione sociale, alla lotta alla povertà e a tutti i tipi di discriminazione ammontano a 33 milioni di euro. I destinatari, in particolare, sono i soggetti in condizione di povertà o marginalità estrema, con la possibilità di interventi integrati con gli enti territoriali e gli organismi operanti nel Terzo settore. Anche in questo caso si guarda al territorio e al coinvolgimento dal basso delle istituzioni di primo livello, come primo passo dell'avvio di quel processo di integrazione socio-sanitaria più che mai necessario in Abruzzo. Infine, per quanto riguarda la formazione all'estero dei giovani, ci sono in piedi tre progetti: il primo (dotazione finanziaria 4,2 milioni),
Tirocini extracurriculari in ambito transnazionale, prevede l'invio di 500 giovani under 30, iscritti a Garanzia giovani, in aziende europee per tirocini formativi curati dall'impresa. I tirocini avranno durata da 4 a 6 mesi e la Regione ha previsti pre-corsi di lingua per i richiedenti. Il secondo,
Work experience, è riservato a 180 giovani laureati; il terzo si rivolge invece a 66 studenti diplomati che potranno andare all'estero per una formazione di 2-3 mesi.