Sardegna. Giovani laureati e diplomati, così l'occupazione diventa stabile
La firma dei protocolli tra Regione Sardegna, Accenture e Avanade
Siglati a Villa Devoto (Cagliari) due protocolli d’intesa tra la Regione Sardegna e le società Accenture e Avanade, per l’incremento dell’occupazione stabile di giovani laureati e diplomati presso le due imprese della Ict, un settore strategico nell’Isola grazie alle precondizioni del suo sviluppo favorite dalla programmazione regionale che punta sulla formazione dei profili professionali richiesti dalle imprese e sull’infrastrutturazione. In base ai protocolli d’intesa firmati dal presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e dal presidente e ad di Accenture Italia, Fabio Benasso, le due società, Accenture e Avanade, sono autorizzate, per i prossimi 12 mesi, ad attivare contemporaneamente tirocini destinati a giovani laureati e diplomati in un numero massimo non superiore al 20% dell’organico (comprensivo dei lavoratori assunti con apprendistato professionalizzante).
«Il protocollo che abbiamo firmato è un nuovo passo nella direzione giusta - ha spiegato Pigliaru -. Mettiamo tutto il nostro impegno per creare le condizioni migliori perché i nostri giovani accedano al mondo del lavoro, e lo facciano seguendo percorsi in grado di portarli a ottenere un’occupazione tendenzialmente a tempo indeterminato. L’apertura da parte delle imprese, nel modo in cui avviene con questo accordo, li indirizza ad acquisire competenze di qualità realmente richieste dal mercato, complementari a quelle scolastiche e universitarie, così che possano accedere ad opportunità che altrimenti sarebbero loro negate. Il fatto poi che si tratti di imprese d’eccellenza nell’ambito delle nuove tecnologie costituisce per noi un valore aggiunto, perché l’esportazione del digitale non soffre le limitazioni geografiche date dalla condizione di insularità. Abbiamo bisogno che i nuovi lavori sostituiscano in fretta quelli che, ogni giorno, globalizzazione e tecnologia rendono obsoleti: andare avanti con determinazione, insieme alle imprese, significa accelerare nel modo appropriato questo processo»
«L’Advanced Technology Center di Cagliari è l’esempio di come si possa sviluppare un ecosistema virtuoso in grado di riunire intorno a un progetto comune aziende e istituzioni locali. È grazie alla cooperazione tra pubblico e privato che si riesce a imprimere un’accelerazione alla crescita dei territori, a favorirne l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione – ha commentato Benasso -. Dal lancio del centro, a settembre del 2015, abbiamo voluto puntare sulla valorizzazione dei talenti locali per consentire loro di creare valore lì dove si sono formanti. Il centro ha inoltre un respiro internazionale, inserito all’interno delle più grande rete di centri di competenze al mondo, l’Accenture Global Delivery Network con 50 hub nel mondo - di cui sei in Italia - che servono più di 2.100 aziende. Attualmente a Cagliari sono impiegate 433 persone e contiamo di continuare a crescere. La firma del protocollo rafforza ancora di più la partership stretta con la Regione Sardegna e rappresenta un ulteriore passo avanti che ribadisce la presenza di una nuova eccellenza nel nostro Paese”.
«I tirocini in partenza, grazie all’accordo siglato, consentono ai nostri giovani, ragazze e ragazzi con un’istruzione d’eccellenza, la realizzazione successiva di occasioni di lavoro stabile e di qualità - ha dichiarato l’assessora regionale del Lavoro, Virginia Mura -. La Regione s’impegna a favorire l’occupazione stabile anche attraverso l’istituto del tirocinio e crede in progetti sperimentali, perché si affida a realtà come Accenture ed Avanade, che in Sardegna hanno già testato con successo altre esperienze di politica attiva, con l’interesse reale ad accogliere stabilmente in azienda giovani laureati e diplomati».
A soli tre anni dall'inaugurazione del Centro di eccellenza tecnologica di Cagliari si pongono in essere le condizioni per un ulteriore rafforzamento del polo sardo di Accenture e Avanade che, con le 111 assunzioni realizzate negli ultimi 12 mesi, ha già raggiunto il numero di 433 dipendenti. Gli accordi siglati consentiranno infatti l’assunzione nei prossimi 18 mesi di ulteriori 100 talenti. Infatti, mediante i protocolli, le aziende si impegnano ad assumere entro il 31 marzo 2020, con contratto di apprendistato professionalizzante o a tempo indeterminato, il 75% dei soggetti impegnati nei tirocini attivati nel periodo dal primo settembre al 31 luglio 2019, al netto dei tirocinanti che dovessero interrompere volontariamente il tirocinio e di quelli che dovessero rifiutare l’offerta di assunzione.
Inoltre, nell'ottica di favorire l’adozione di tipologie contrattuali stabili e di valorizzare l’acquisizione di contenuti lavorativi professionalizzanti, le due società si impegnano a dare continuità, nella modalità del tempo indeterminato, al 75% degli apprendisti già in forza, che completeranno il periodo di apprendistato nel periodo tra il primo settembre 2018 il 31 agosto 2019, al netto degli apprendisti che dovessero interrompere volontariamente il rapporto di lavoro. Allo stato attuale l’organico del centro d’eccellenza sardo di Accenture ed Avanade include nelle 433 unità i 218 apprendisti e 21 stagisti. Regione e Società si incontreranno con cadenza quadrimestrale per monitorare in itinere l’andamento dei percorsi di inserimento, con particolare riguardo alla realizzazione del progetto formativo individuale, e l’assolvimento dell’impegno alla progressiva stabilizzazione occupazionale dei tirocinanti e degli apprendisti.
Il presupposto normativo dell’operazione è nelle nuove “Linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento”, approvate in sede di Conferenza Stato-Regioni il 25 maggio dello scorso anno e recepite dalla Regione Sardegna con la deliberazione della Giunta n. 34/7 dello scorso 3 luglio. La delibera regionale consente di stipulare Protocolli d’intesa con soggetti ospitanti per la realizzazione di progetti sperimentali, che abbiano l’obiettivo di stimolare ulteriormente l’incremento dei tassi di assunzione dei tirocinanti, anche in deroga ai limiti numerici all'utilizzo dell’istituto del tirocinio in rapporto alle dimensioni dell’organico aziendale.