La rinuncia. Saloni dell'auto in crisi: anche Audi abbandona Detroit
Il Naias Auto Show
L'esodo, che era iniziato ben prima della minaccia di Trump circa l'inasprimento dei dazi doganali sulle auto importate in Usa dall'Europa, non accenna a smettere: ultima in ordine di tempo, dopo Mercedes, Bmw e Porsche, anche Audi abbandona il prossimo North American International Auto Show (NAIAS) di Detroit in programma dal 14 al 27 gennaio 2019. «Siamo stati informati da Audi - ha detto Max Muncey, portavoce della Detroit Auto Dealers Association che organizza in NAIAS - che nell'ambito della revisione dei programmi di esposizione dei nuovi modelli non è prevista una presenza del brand al prossimo Salone».
La rinuncia del marchio dei Quattro Anelli rispetto all'elenco degli espositori, commenta il quotidiano The Detroit News, indebolisce ulteriormente il valore di questo evento che, dopo il forfait dato anche da Volvo, Mini, Jaguar, Land Rover, Maserati e Ferrari, rischia di perdere quello che le rimane dell'internazionalità che lo aveva sempre contraddistinto, facendone dal 1907 uno dei Saloni più antichi e prestigiosi del mondo. Tra le cause di questa generale disaffezione, ricorda Detnews, vi è la vicinanza tra l'apertura del Salone di Detroit e il celebre Consumers Electronics Show (CES) di Las Vegas, che apre i battenti meno di una settimana prima e che è sempre più frequentato dalle Case automobilistiche. Per questa ragione è probabile che dall'edizione 2020 verrà spostato in ottobre, data ritenuta più favorevole nel contesto internazionale, anche se egualmente vicino a quelli di Parigi e Francoforte che vengono organizzati ad anni alterni..
A proposito del Salone della capitale francese, nemmeno quest'ultimo gode di grande salute anche se per motivi diversi. Anche il prossimo Mondial de l'Automobile a Parigi vedrà molte assenze: Opel si è aggiunta a Ford, Volvo, Nissan, Mazda, Infiniti, Mitsubishi e Subaru, marchi che avevano già ufficializzato la loro defezione. Come riporta il sito francese Autoactu, tra le ragioni della rinuncia di Opel a Parigi vi è certamente l'attenzione del Ceo del Gruppo PSA, Carlos Tavares, che ha valutato eccessiva la spesa per affittare lo spazio, allestire lo stand e retribuire hostess e altri addetti, rispetto ad altre forme di promozione del brand e della gamma. Opel, inoltre, non avrebbe questo autunno nessuna novità da svelare al Salone francese dell'auto, se non la vettura multispazio Combo Life, ritenuta marginale rispetto ai modelli di grande volume. Al Mondial de l'Automobile di ottobre saranno certamente presenti invece le tedesche premium Audi, Bmw e Mercedes, e gli organizzatori attendono la conferma da parte di Volkswagen, Seat, Fiat, Alfa Romeo e Jeep.